La cantante irlandese torna a far parlare di sé per alcune controverse dichiarazioni.
Ha strappato, anni fa, in diretta Tv, una foto del papa sbraitando contro la chiesa pedofila. Si è fatta ordinare prete da un movimento cattolico indipendente con il nome di Madre Bernadette Mary. Ha dichiarato di essere lesbica, nonostante i 4 figli che hanno dai 23 ai 4 anni d'età. E oggi Sinead O'Connor, 44 anni non molto ben portati, icona della musica irlandese degli anni '80/'90, torna a far parlare di sé non tanto per i suoi dischi (l'ultimo - Theology - risale al 2007) o per quel viso talmente bello nonostante la chioma rasata, ma per nuove, controverse dichiarazioni.
Pochi giorni orsono, infatti, la musicista ha scritto sul suo account di Twitter di avere pensieri suicidi, a causa del cattivo rapporto con il penultimo dei suoi figli, Shane, 7 anni.
Intervistata in proposito dall'Irish Mail on Sunday la O'Connor ha però smorzato i torni, affermando che stava avendo grossi guai come madre e che ha solo usato il social network come valvola di sfogo.
"Non dare mai seguito a quelle parole. Un sacco di gente ha pensieri suicidi e non bisognerebbe provarne vergogna", ha dichiarato Sinead. "Esternare certi brutti pensieri è un modo per liberarsene". E aggiunge che nel momento in cui scriveva era disperata e probabilemente in cerca di aiuto.
La difficoltà di gestione del piccolo Shane derivano, secondo la donna, dal fatto che il bimbo vive lontano dal padre, il musicista folk Donal Lunny, che lei ha lasciato anni orsono. Le sofferenze del bambino sono per lei motivo di orribili sensi di colpa che in passato ha sfogato anche in modo violento.
"Ma - prosegue - per me il suicidio è uno dei gesti più egoisti che si possano compiere. Può uccidere chi sta intorno a te". E lo sa bene lei che nel giorno del suo 33° compleanno, nel 1999, ha provato a togliersi la vita e assicura che il constatare la sofferenza provocata alla sua famiglia farà in modo che non ci caschi mai più. "Io sono una maniaca depressiva e forse ho un'idealizzazione del suicidio. Ma chi non ha mai pensato almeno una volta che starebbe meglio ovunque piuttosto che qui?".
Sul fatto che le sue esternazioni su Twitter possano ora provocare l'intervento dei servizi sociali, Sinead O'Connor è molto serena: "Da quello che so di loro, sono persone utili. Il loro lavoro è aiutare genitori in difficoltà e, di conseguenza, i bambini. Non è gente da temere. Non ci sarebbero problemi se si presentassero alla mia porta. Anzi, magari avrebbero qualche consiglio. E io ne sarei grata".
Ad ogni modo oggi Sinead sostiene di stare molto meglio rispetto a quando ha scritto quelle parole: "Devo essere positiva - conclude - e forte. Per Shane".
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