00 04/09/2011 22:00
Credo che conti quello che abbiamo nel cuore.

Spesso le preghiere sono inutili indipendentemente dal credo.

Per esempio è comune tra i tdg pregare prima dei pasti.

Ognuno ha la sua formula, ma sostanzialmente sono estremamente simili tra di loro.

Lo stesso vale per le adunanze e per altre occasioni.

Alla betel hanno una formula carina che ha una cadenza settimanale.

Un giorno pregano per il CD, un altro per l'associazione mondiale dei fratelli e così via.

In questo modo sembra che ci sia differenza, ma è solo una sembianza.

Per quanto riguarda le assemblee, sopratutto quelle di distretto, il fratello che fa la preghiera conclusiva di solito fa una preghiera lunga e prolissa per mettersi in evidenza. Le parole le ha dette lui, ma non ha obbedito al comando del signore di non mettersi in evidenza con paroloni.

Non si può nemmeno dire che i tdg non ripetino le preghiere!
Per i tdg i cantici che vengono fatti all'inizio e alla fine delle adunanze non sono altro che preghiere cantate.

Nè i tdg ripetereranno le parole del Padre Nostro, eppure non sanno generalmente il motivo. Eppre è ovviamente semplice.

Per i vertici dei tdg Dio ha già fatto la sua volontà in cielo. Mezza preghiera è adempiuta e quindi non serve più. Tanto è vero che non esiste nemmeno un cantico che si rifà a tale preghiera (e detto tra parentesi è vero che gli apostoli usavano i cantici, ma questi non erano una loro creazione, erano i salmi. Ma nessun libretto dei cantici dei tdg in nessuna epoca ha mai contenuto un salmo. Al massimo una parafrasi riveduta e adattata al proprio credo).

Alla fine credo che Dio ascolti di più le vecchiarelle che nella loro ignoranza pregano "Geova, aiutami" e basta.

Sbaglieranno, ma per lo meno senza tanti giri di parole ci mettono il cuore e in questo sono simili alle tante persone umili che vanno in chiesa e con fede fanno il rosario.