00 07/10/2011 19:18


Visto che le anime non possono essere bruciate, è ovvio che quando le Scritture parlano di "fiamme" dell'inferno (vedi la parabola del ricco e Lazzaro) non parlano di fiamme vere ma trattasi di metafora.

Il tormento rappresentato dalle fiamme rende l'idea del malessere che si prova stando nella condizione di alienazione da Dio.

Il fine ultimo di ogni anima è quello di essere uniti al Padre, quando questo non accade - per scelta della persona quando questa è ancora è in vita (con la morte tutto si cristallizza alla volontà del vivo) - l'anima ne soffre tremendamente, ma non si può fare più nulla, in eterno, in quanto questa è la volontà della persona stessa la quale ha scelto l'alienazione da Dio.

Ely