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[SM=x2515799] [SM=x2515799] Ascoltami e Parlami.... [SM=x2515799] [SM=x2515799]





Come per Maria Maddalena al mattino di Pasqua, il mio cuore ti
chiama continuamente per nome; sono in ansia per la tua risposta.
Io dico il tuo nome sottovoce e aspetto il tuo ecce adsum :
« eccomi », in testimonianza della tua attenzione e della tua
disponibilità.


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Ho ancora molte cose da farti capire e su questa terra non ne
conoscerai se non una piccola parte.
Ma per capire tali verità, per quanto limitate, è necessario che
tu mi venga maggiormente incontro.
Se ti rendessi più ac­cogliente ti parlerei di più.
Essere accogliente significa essere anzitutto umile, considerarsi
come un ignorante che ha molto da imparare.
Significa rendersi disponibile per venire ai piedi del Maestro e
soprattutto vicino al suo cuore, dove si capisce tutto senza bisogno
di formu­le. Significa essere attenti ai movimenti della grazia,
ai segni dello Spirito Santo, al soffio misterioso del mio pensiero.


[SM=x2515800]
Continua a conversare con me anche dopo i nostri incontri in cappella.
Pensa che sono presente vicino a te, con te, in te:
pur svolgendo le tue mansioni, getta di tanto in tanto uno sguardo
carico d'amore verso di me.
Non è certo questo, lo sai bene, che disturberà la tua attività e il
tuo apostolato.
Non è forse nella misura in cui sarò nel tuo spirito che vedrai i
tuoi fratelli con i miei occhi e li amerai con il mio cuore?


[SM=x2515800]
Che la tua vita sia una conversazione senza interruzioni con me.
Oggi si parla molto di dialogo.
Perché non dia­logare con me?
Non sono forse presente dentro di te, vigile ai movimenti del tuo
cuore, attento ai tuoi pensieri, interessato ai tuoi desideri?
Parlami con molta semplicità, senza badare a costruire le frasi.
Io apprezzo molto di più quello che vuoi esprimere che non le
parole adopera­te per farlo.


[SM=x2515800]
Io sono il Verbo.
Colui che è, di continuo e nel silen­zio, in stato di Parola.
Se si sapesse davvero fare atten­zione, si riconoscerebbe la
mia Voce nelle cose più umili della natura come nelle più
grandi, attraverso gli esseri più diversi, attraverso
le circostanze più normali.
E' que­stione di fede, e questa fede me la devi chiedere per
tutti gli uomini tuoi fratelli che non ne hanno ricevuto il
dono, o che l'hanno perduto.
È soprattutto questione di amore.
Se viveste maggiormente per me, che non per voi stessi,
verreste attratti dal leggero sussurro della mia Voce interiore
e l'intimità con me potrebbe stabilirsi più facilmente.

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segue...



Piero