00 15/02/2012 11:59
Il Molleggiato dal palco dell'Ariston nella serata inaugurale della 62esima edizione del Festival attacca tutti









Adriano Celentano contro tutti. Contro i preti e l'ipocrisia dei giornali cattolici che "andrebbero chiusi" come Avvenire e Famiglia Cristiana. E la polemica non è tardata ad arrivare. I bersagli colpiti dal Molleggiato nella serata inaugurale della 62esima edizione del Festival di Sanremo hanno replicato seccamente con ironia e indignazione.
Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio in un corsivo intitolato ironicamente "Bello spettacolo" ha ricordato le critiche al cachet del cantante fatte dal quotidiano aggiungendo: "Dunque, andiamo chiusi anche noi. Buona idea: così a tutti questi poveracci, tramite il Comune competente, potrà elargire le sue prossime briciole di cachet. Davvero un bello spettacolo. Bravo. Viva Sanremo e viva la Rai". E il direttore del quotidiano della Cei ha aggiunto un Ps: "Naturalmente, caro Celentano, continueremo a parlare e far parlare di Dio, degli uomini e delle donne di questo mondo. Soprattutto di quelli che in tv non ci vanno mai, neanche gratis".
Anche Famiglia cristiana ha risposto al Molleggiato, scegliendo di riprodurre l'articolo critico scritto alcuni giorni nei suoi confronti da Franca Zambonini, con l'unica aggiunta del titolo: "Al profeta avevamo detto...". Nell'articolo si sottolinea come "in tempi di sacrifici richiesti, stangate in arrivo per le famiglie, disoccupazione drammatica scandalizzano i compensi che la Rai è pronta a versare".
I quotidiani cattolici non sono stati gli unici ad esser stati presi di mira da Celentano sul palco dell'Ariston: l'attore se l'è presa con la Consulta che ha bocciato il referendum sulla legge elettorale "buttando nel cestino più di un milione di firme" e con la Merkel e Sarkozy che "avevano proposto l'acquisto di armamenti come condizione per salvare la Grecia".
"Avrò girato mille chiese - ha esordito Celentano - e morire se durante la predica si capisce qualcosa di quello che dice il prete. Nelle ultime file non si sente niente ma il Vangelo dice 'beati gli ultimi'. Se c'è una cosa che non sopporto e mi innervosisce non soltanto dei preti ma anche dei frati -ha proseguito il Molleggiato- è che quando fanno la predica non parlano mai della cosa più importante, non parlano mai del paradiso come a dare l'impressione che l'uomo sia nato solo per morire ma le cose non stanno così: noi siamo nati per vivere", ha affermato.
Prima di concludere il monologo, il cantante non ha risparmiato un duro attacco al critico del Corriere della Sera, Aldo Grasso, definito "un deficiente che scrive idiozie". Grasso, però, ha preferito "non replicare".

Fonte

Mauro