00 07/04/2012 00:04
Re:
Elyy., 06/04/2012 21.06:



Ringrazio Franco per la sua lunga e profonda esposizione, la cui morale, se non ho sbagliato a capire è questa: ci sono molti fattori che spingono un uomo al vizio o alla malizia, ma nessun fattore attenua il male che si ottiene con le sue azioni quindi il fine non giustifica i mezzi.

Allora deduco che non è giusto "lasciar perdere" se si vede un amico fare qualcosa di malvagio perchè, a prescindere dai "motivi" o dalle circostanze, quel che di malvagio ottiene, malvagio rimane, senza se e senza ma.

Ora, rispondendo anche a Mauro, è vero che se dopo aver fatto notare la cosa all'amico questi invece di smetterla peggiora sempre più la sua aggressività, la sua violenza verbale, le sue azioni dannose per sè e per gli altri soprattutto i destinatari dei suoi attacchi, è anche vero che almeno qualche tentativo bisogna pur azzardarlo e solo DOPO, vedendo l'inutilità dell'aiuto che si vuole dare, è meglio lasciar perdere. Non per questo bisogna essere considerati poco cristiani se si fanno dei tentativi.

Per tornare a Franco: colleghiamo pure i due concetti: porgere l'altra guancia e perdono. Fino a che punto bisogna porgere l'altra guancia, e fino a che punto, cristianamente parlando, si deve perdonare l'offensore? soprattutto considerando il fatto che il perdono, se concesso sempre, potrebbe danneggiare più che aiutare chi sbaglia.


Ely





Ora, rispondendo anche a Mauro, è vero che se dopo aver fatto notare la cosa all'amico questi invece di smetterla peggiora sempre più la sua aggressività, la sua violenza verbale, le sue azioni dannose per sè e per gli altri soprattutto i destinatari dei suoi attacchi, è anche vero che almeno qualche tentativo bisogna pur azzardarlo e solo DOPO, vedendo l'inutilità dell'aiuto che si vuole dare, è meglio lasciar perdere. Non per questo bisogna essere considerati poco cristiani se si fanno dei tentativi.



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Mauro