00 25/04/2012 17:24


Leggendo qua e là ho trovato un articolo che parla del pettegolezzo.
Dopo un test eseguito su un gruppo di persone, maschi e femmine, la psicologa statunitense Jennifer Bosson ha rilevato quanto segue:

"..in una coppia, seppur appena formata, spettegolare su una terza persona contribuiva a creare una visione positiva di sé, rafforzando l’autostima e, allo stesso tempo, la complicità e la solidarietà: in poche parole, sparlare favoriva l’amicizia."

A questo punto mi viene da fare un'ovvia constatazione: chi spettegola di terzi non presenti ha da colmare un vuoto che da solo non potrebbe colmare, ha bisogno di rafforzare la propria autostima - perchè evidentemente non ne ha o non è sufficiente per farlo/a star bene - ha bisogno di complicità e solidarietà - che a quanto pare in assenza di pettegolezzo mancano - e ha bisogno di crearsi o allargare la cerchia di amicizie - che a quanto pare se non spettegola e non trova complici creando un "nemico" comune, fa fatica a crearsi.

In sostanza, chi spettegola lo fa perchè è estremamente povero dentro e non ne può fare ameno.
Il pettegolezzo diventa la sua psicoterapia, efficace finchè dura. Nel momento in cui smetterà di spettegolare, tornerà solo e con una negativa opinione di sè, per questo motivo molti, pur motivati dalle migliori intenzioni, una volta smesso di spettegolare dopo poco ricadono nel pettegolezzo perchè non ne possono più fare a meno mal sopportando la pochezza del loro spirito.

Ely


[Modificato da Elyy. 25/04/2012 21:12]