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[SM=g7364] E' iniziato il conto alla rovescia [SM=g7364]





[SM=x2515800] [SM=x2515800] 2012 : Catastrofe mondiale? [SM=x2515800] [SM=x2515800]

Il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà
una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con
la conseguente inversione dei poli magnetici.
Questa fermata darà probabilmente luogo a eventi climatici e sismici
anomali di grandi proporzioni e l’umanità subirà molte perdite.

Detta così è sicuramente brutale ma, senza affidarci ad inutili giri di parole,
i fatti dovrebbero proprio essere questi.

Molti di voi avranno già sentito parlare dei probabili eventi legati all’anno 2012.
Un anno che vanta numerosi appellativi tra cui:
“La fine del mondo”; “L’epoca dei cataclismi”;
“L’anno del cambiamento materiale e spirituale”;
“La fine di un’era ipotizzata dal popolo Maya”;
e così via.

Ed è appunto a queste persone che principalmente ci rivolgiamo.
Pare che il fenomeno legato al 2012 sia del tutto naturale per la nostra Terra e
che, stando al computo del tempo del calendario Maya basato sulla “precessione
degli equinozi”, si manifesti con regolarità ogni 12.960 anni
(a seconda dell’attendibilità delle fonti questa cifra risulta diversa, anche se
poi tutte le interpretazioni sono concordi riguardo alla data del 2012, inizio
dell’era dell’Acquario).

E anche se a tutto oggi ci viene taciuto, sembrerebbe noto anche alla scienza
ufficiale che sfrutterebbe, tra i numerosi metodi di datazione, proprio l’inversione
magnetica terrestre.

La Terra avrebbe iniziato la sua fase di rallentamento già intorno agli anni ’60 del
novecento (primi rilevamenti effettuati), un rallentamento iniziale di portata
sicuramente infinitesimale, ma che comunque è stato taciuto.

Questa lenta frenata avrebbe un andamento esponenziale e non lineare, perciò si
avrebbe una fase iniziale del rallentamento quasi “nulla” ed una finale molto accentuata.

In pratica, se disegnassimo su un piano cartesiano gli anni sull’asse x e la velocità
di rotazione sull’asse y, otterremmo una linea appena inclinata che va dall’anno 1960
fino al 2002 circa, cioè pari ad un lievissimo rallentamento, mentre dal 2003 al 2012
vedremmo la linea incurvarsi velocemente fino a orientarsi verticalmente, cioè fino alla
totale fermata.

Questo giustificherebbe l’ignoranza di quasi tutta l’umanità in proposito.

Per chi non è munito dei giusti mezzi di misurazione, un minuto in più o in meno
nell’arco di un anno fa poca differenza.
Nell’epoca attuale, però, ci troviamo a perdere ormai alcuni minuti ogni anno, ovvero
i giorni si stanno allungando, ma la disattenzione umana unita al sofisticato sistema
di occultazione, ne rendono difficile il rilevamento.

Abbiamo provato a misurare con metodo empirico, non avendone altri a disposizione, il
rallentamento della rotazione terrestre.
Dal luglio dell’anno 2004 al luglio dell’anno 2005, secondo le nostre osservazioni,
la Terra ha rallentato di circa 3 minuti.
E dal luglio dell’anno 2005 al luglio dell’anno 2006 di circa 5 minuti.



Si prevede che le conseguenze più importanti nei due/tre anni che precederanno e
seguiranno l’anno 2012, saranno soprattutto di carattere meteorologico e sismico.

Per via dell’anomalo riscaldamento e raffreddamento della crosta terrestre, dovuto
ai giorni e alle notti più lunghe, il clima subirà un temporaneo stravolgimento a
causa del quale potremo avere piogge e venti di grande entità (cosa che in piccola
parte si sta già verificando).

I mari e gli oceani potrebbero straripare dai loro attuali confini in conseguenza
alla repentina frenata della rotazione e all’assestamento della crosta terrestre,
cosa quest’ultima che darà origine inoltre a eventi tellurici di grandi proporzioni.
Per il genere umano sarà un duro colpo, ma come è già avvenuto a cadenze regolari
nelle epoche del passato, gran parte dell’umanità sopravvivrà.

Per quanto ci risulta le uniche notizie attendibili straordinariamente concordanti
tra loro, e alle quali noi ci sentiamo di dare credito, ci vengono dagli antichi
popoli e da tutti i messaggi che ci hanno lasciato.

Da ogni civiltà progredita del passato, lontane tra loro anche migliaia di chilometri,
ci arriva un preciso monito a metterci in guardia sul nostro destino legato a questo
importante passaggio epocale.

Il secondo scenario, che la logica può aiutarci a ricostruire, è molto più cupo e forse
meno accettabile, soprattutto da coloro i quali vedono nella nostra civiltà l’unica che
abbia raggiunto un certo grado di sviluppo intellettuale e tecnologico.
La mitologia e la tradizione sono stati il veicolo di trasmissione per un messaggio di
avvertimento, una specie di S.O.S per la nostra civiltà, per metterci in guardia da
qualcosa di ciclico, che a ritmi lontani, ma precisi, deve tornare a colpire la nostra
cara Terra.

L’antica civiltà umana, che abitò la terra ben 13.000 anni or sono, venne sconvolta da
una serie di terrificanti e devastanti cataclismi, che colpirono il nostro pianeta in
maniera repentina ed istantanea…....



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Piero



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