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ASCOLTARE E DISIMPARARE

Alcuni di noi vengono svegliati dall’aspra realtà della vita. Soffriamo a tal punto da svegliarci. Ma la gente non fa che andare a sbattere contro la vitra, un giorno dopo l’altro. Continua a vagare in uno stato di sonnambulismo. Non si sveglia mai. Purtroppo, non le viene mai in mente che potrebbe esistere un altro modo di vivere. Non le viene mai in mente che potrebbe esserci un modo migliore di vivere. Ma se non si è ancora stati bastonati a sufficienza dalla vita, e se non si è sofferto abbastanza, esiste un altro modo per svegliarsi: ascoltare. Ciò non significa che dovete essere d’accordo con quello che dico. Non è questo che intendo per “ascolto”.

Credetemi, in realtà non ha alcuna importanza che voi siate d’accordo o meno con quel che sto dicendo, perché l’accordo o il disaccordo riguardano le parole, i concetti e le teorie, mentre non hanno niente a che vedere con la verità. La verità non è mai espressa in parole. La verità si intravvede all’improvviso, e deriva da un certo tipo di atteggiamento. Dunque, voi potreste essere in disaccordo con me e tuttavia intravvedere la verità. Ci vuole però un atteggiamento di apertura, la volontà di scoprire qualcosa di nuovo. Questa è la cosa importante, mentre non è importante che voi siate o meno d’accordo con me.

Quando entra in gioco la spiritualità, l’unica cosa da imparare è proprio questa: disimparare, disimparare, disimparare quasi tutto ciò che vi è stato insegnato. La volontà di disimparare, di ascoltare.
State forse ascoltando, come fa la maggior parte delle persone, al fine di confermare quel che pensate già? Osservate le vostre reazioni, mentre parlo. Spesso vi accorgerete di essere stupiti, shockati, scandalizzati, o irritati, disturbati, frustrati. Oppure direte: “Splendido!”

Ma state ascoltando solo ciò che vi conferma quel che già pensate? O state ascoltando per scoprire qualcosa di nuovo? E’ molto importante. Risulta difficile, alle persone addormentate. Gesù ha portato la buona novella, eppure è stato respinto. Non perché fosse buona, ma perché era nuova. Tutti noi odiamo il nuovo. Lo odiamo davvero! E prima affrontiamo questo fatto, meglio sarà. Non vogliamo le novità, soprattutto quando ci disturbano, soprattutto quando comportano un cambiamento. E in modo particolare se comportano l’ammissione: “Avevo torto”.




(continua..)



[Modificato da Elyy. 23/09/2010 21:52]