00 12/09/2010 09:20
Forse se non si era avanzati cosi tanto, con industrie macchine, aerei, ecc ecc ancora oggi si potevano mangiare le cose crude! [SM=g27992]

Cap. 14
Le proprietà dei cibi crudi.
Nel regime alimentare tradizionale si è soliti cuocere i cibi per diversi motivi e, in particolare, per renderli più digeribili, in quanto con la cottura vengono scisse le catene molecolari più complesse. Inoltre, con la cottura i cibi si liberano dell’eventuale presenza di germi, batteri e virus dannosi , e vengono esaltati gli aromi e i sapori, oltre che li si rendono più appetibili. Ma qual è il costo che si deve pagare con la cottura dei cibi? Il costo della cottura consiste nella perdita sostanziale del valore nutritivo dei cibi Infatti, sottoponendo i cibi a un calore superiori a 40/45 ° C., si ha una perdita crescente di enzimi (fermenti che svolgono reazioni chimiche in grado di rendere utilizzabili gli alimenti ingeriti) e di vitamine, mentre i sali minerali diventano inattivi per il nostro organismo. Inoltre, a una temperatura di 100° C. le proteine perdono gran parte degli aminoacidi essenziali quali la lisina, il triptofano, la metionina, ecc. e i grassi vegetali alterano la vitamina F, facendo vanificare la sua capacità di azione antisclerotica, antagonista del colesterolo e dei trigliceridi. Per di più gli aromi e i sapori si volatizzano. Per non parlare delle sostanze idrosolubili che vanno perdute nelle acque di cotture ( vitamine idrosolubili e minerali, comprese le proteine solubili e gli zuccheri semplici).


Cap. 13
La tossiemia, causa primaria di ogni malattia.
Secondo lo studio e le ricerche del dott. Tilden, un medico vissuto nel XIX secolo e divenuto un pioniere dell’Igienismo, la TOSSIEMIA è la causa primaria di ogni malattia. Essa è un prodotto naturale del corpo (= metabolismo cellulare, scorie cellulari, tossine , metaboliti). Diviene tossica quando si accumula talmente tanto da oltrepassare il livello di tolleranza individuale ( che varia da persona a persona). Pertanto, la diminuzione dell’eliminazione di prodotti tossici e di rifiuto dell’organismo genera una “crisi eliminativa” che noi chiamiamo “ malattia”. Questa condizione di alto livello di tossine, che supera il limite di tollerabilità individuale del corpo, rappresenta “il terreno”favorevole per lo svilupparsi di batteri, microbi e virus, e senza del quale i microbi e i virus non hanno la capacità di proliferarsi , e quindi alle malattie di manifestarsi. La tossiemia è il risultato degli scarti cellulari ( = tossiemia endogena) provenienti dalla decomposizione degli alimenti non digeriti ( causati da fermentazione degli zuccheri e da putrefazione delle proteine), oltre che dall’azione di natura esterna (= tossiemia esogena) dovuta a farmaci, vaccini, sieri, prodotti chimici, coloranti, insetticidi e pesticidi, ecc. Pertanto senza una elevata tossiemia, noi non svilupperemo alcuna malattia. I microbi e i virus che pur esistono e che sono sempre presenti nell’aria che respiriamo non si sviluppano oltre misura nel nostro corpo. Ma se il nostro” terreno “ è fertile ( ossia è saturo di scorie metaboliche o tossine), allora essi si sviluppano rapidamente e determinano ciò che noi chiamiamo “malattie” (dall’influenza, alla tonsillite, polmonite, colite, ulcera fino all’AIDS, ai tumori e cancri).


www.giuseppegiglio.com/libro/libro.htm
[Modificato da lovelove84 12/09/2010 09:22]
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AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...