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Del resto la risurrezione dei corpi resta per le prime generazioni dei cristiani (ma forse ancor oggi) alquanto enigmatica. Il greco per E' RESUSCITATO suona EGEGERTAI, che letteralmente indica FU RISVEGLIATO. E inoltre, nei primi testi cristiani risurrezione ed esaltazione di Gesù erano espressioni intercambiabili evocavano l'attesa entusiastica della prossima fine dei tempi e della seconda venuta di Gesù nella gloria.....

La seconda cosa altrettanto essenziale è che i resoconti dei vangeli su ciò che segue la morte di Gesù differiscono in dettaglio praticamente sotto ogni profilo, al punto che conciliarli in narrazione coerente è praticamente impossibile......Nel vangelo di Marco le donne -ENTRANDO NEL SEPOLCRO, VIDERO UN GIOVANE, SEDUTO SULLA DESTRA, VESTITO D'UNA VESTE BIANCA-, un angelo che le avvisa -ANDATE, DITE AI SUOI DISCEPOLI E A PIETRO CHE EGLI VI PRECEDE IN GALILEA, LA LO VEDRETE, COME VI HANNO DETTO- esse fuggirono spaventate senza dire niente a nessuno. Il vangelo di Marco finisce così. Nessuna apparizione il finale è un aggiunta di epoca posteriore.
In Luca gli angeli sono due le donne obbediscono e gli apostoli le prendono per pazze. L'apparizione averrà a due apostoli sulla strada di Emmaus non con la fisionomia di Gesù ma si tratta di un viandante riconosciuto per i gesti e le parole dell'ultima cena.
In Matteo l'angelo torna uno, le donne obbediscono ma Gesù appare a loro per prime sulla strada del ritorno ai discepoli.
Anche per il vangelo di Giovanni la prima apparizione del Risorto è per Maria di Magdala, questa volta presso il sepolcro, solo la donna se ne rende conto. Gesù appare poi ai discepoli, ad esclusione di Tommaso