Roma, 9 nov. (TMNews) - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi "ha apprezzato e valutato positivamente il comunicato del presidente della Repubblica sui tempi della crisi" e quanto alla disponibilità del Pdl a sostenere un governo Monti di larghe intese, "a me risulta che Silvio Berlusconi si stato il Presidente del Consiglio che ha nominato Monti alla Ue ed ha controfirmato oggi la sua nomina a senatore a vita". Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano, ospite su Raiuno a Primissima da Bruno Vespa. Berlusconi si dimetterà sabato, immediatamente dopo il varo della legge di stabilità. E io andrò al Quirinale appena chiamato: tutto si concluderà fra domenica e lunedì. Non c'e' da aspettare - ha detto ancora Alfano- molto tempo. Ma in queste ore noi non ci sovrapporremo alle determinazioni del presidente della Repubblica". L'apertura al governo Monti o comunque a un esecutivo di larghe intese era nell'ari del vertice di questa sera a palazzo Grazioli. Il Pdl si presenta in queste ore come una polveriera. L'uscita di Maurizio Lupi e quanto sostenuto nemmeno troppo riservatamente da big del calibro di Cicchitto e Frattini lasciavano pensare che Berlusconi affrontasse il bivio Monti senza preclusioni. In giornata nel corso di una riunione fiume alla Camera, Alfano aveva dovuto registrare forti perplessità di alcuni ministri, come Gelmini, Romani e Meloni (al pari della Dc di Rotondi e di Andrea Ronchi), all'idea Monti. Favorevoli, invece, Fitto e Frattini, Lupi e altri ex socialisti. D'altra parte la fuga dal Pdl era già iniziata. Gli scajoliani lavorano a una lettera e a un nuovo gruppo, assieme agli altri dissidenti. Ma almeno dieci parlamentari pidiellini e alcuni senatori hanno avuto contatti con l'ala dissidente. Alcuni hanno anche preso parte ad alcune riunioni. L'ipotesi del sostegno pidiellino al governo tecnico ha poi congelato la trattativa, ma la 'fuga' è ormai in via di pianificazione. Se davvero dovesse spuntarla Mario Monti, potrebbe avvalersi della collaborazione di Giuliano Amato (c'è chi addirittura l'ha proposto per il ruolo di premier con Monti al Tesoro). Nella squadra, secondo rumors terzopolisti, potrebbe entrare anche Saccomanni. E per il ruolo di vicepremier Gianni Letta sarebbe in pole insieme a Franco Frattini. Due 'garanti' politici del presidente del Consiglio, che secondo i più ottimisti avrebbe già ottenuto sul futuro rassicurazioni in grado di non rendere l'uscita da Palazzo Chigi troppo traumatica
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Mauro