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29/06/2009 23:02 | |
Premetto che a me Berlusconi non piace, ne come persona nè come politico... dovrebbe tornare a fare l'imprenditore che è il lavoro che gli riesce meglio.
Detto questo, mi sento di esprimere questo mio pensiero: il Clero dovrebbe condannare il peccato, e non puntare il dito su un peccatore facendo nome e cognome. Solo in questo modo non userebbe due pesi due misure.
Quando un sacerdote viene a conoscenza dei peccati di un determinato personaggio, per esempio tramite confessione, non è che poi si mette a spanderlo ai 4 venti. Semmai, in chiesa, durante l'omelia parlerà o metterà in guardia contro questo peccato o condotta peccaminosa, ma non farà mai nomi e cognomi, non punterà mai il dito su nessuno.
Che il Berlusca sia un personaggio pubblico e per giunta il capo del Governo, non fa alcuna differenza, è sempre un uomo e il Clero non ha il diritto di condannarlo pubblicamente scagliando e facendo scagliare su di lui tutte le pietre del mondo.
A lui ci penserà la magistrtura, a condannare i peccati che eventualmente ha commesso, ci penserà il Clero o qualsiasi altra confessione religiosa.
Ciao, Ely
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