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un messaggio SPECIALE

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2009 13:37
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29/11/2009 18:19
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle
 
colgo l'occasione di una ricorrenza e vi invito a leggere,
poi magari se si volesse fare una critica si potrà aprire un apposito 3d con attagliato tema



UN MESSAGGIO MOLTO SPECIALE

Sapete? Siete invitati alla grande Festa!!!
Cari amici.
Come sapete. ci avviciniamo di nuovo alla data del mio compleanno. Tutti gli anni si fa una festa in mio onore e credo che quest'anno si farà lo stesso. In questi giorni la gente fa molti acquisti; si fa tanta pubblicità alla radio, in televisione e da per tutto non si parla di altro, se non di quanto manca per l'arrivo del giorno.
Certo, fa piacere sapere che al meno un giorno nell'anno ci sono alcune persone che pensano un poco a me. Come sapete, molti anni fa incominciarono o celebrare il mio compleanno: all'inizio sembrava che comprendevano e ringraziavano per quello che feci per loro, ma attualmente nessuno sa perché lo si celebra. La gente si raduna e si diverte molto, ma non sa di cosa si tratta.
Ricordo l’anno scorso. Quando arrivò il giorno del mio compleanno fecero una grande festa in mio onore. Sulla tavola c'erano tante cose deliziose, tutto era addobbato molto bello e c’erano tutti i regali, ma sapete una cosa?... Nemmeno m'invitarono.
Ero Io l'invitato d'onore e si dimenticarono d'invitarmi. La festa era per me, ma quando arrivò il gran giorno .. mi lasciarono fuori, mi chiusero la porta....
Io volevo condividere la tavola con loro. A dire il vero, non mi meravigliai, perché negli ultimi anni tutti mi chiudono lo porla.
Siccome non mi invitarono, mi venne l'idea di stare senza farmi notare, entrai e rimasi in un angolo. Tutti stavano brindando: alcuni persino erano ubriachi, raccontando cose, ridendo, se lo spassavano magnificamente... Il colmo fu quando arrivò un vecchio grosso, vestito di rosso, con la barba bianca e che rideva gridando "Ho, ho, ho!!! " sembrava che avesse bevuto di troppo; si lasciò cadere pesantemente in una poltrona e tutti quanti occorsero verso di lui dicendo: "Babbo Natale. Babbo Natale è arrivato". come se la festa fosse in suo onore.
Quando fu mezzanotte tutti incominciarono ad abbracciarsi. Io aprii le braccia, sperando che qualcuno mi abbracciasse... macchè! Nessuno mi abbracciò..
All’improvviso tutti incominciarono a distribuirsi i regali. Ad uno ad uno furono aperti, fino all’ultimo. Mi avvicinai a vedere se per caso ce n'era qualcuno per me, ma non c’era niente. Che sentiresti tu se il giorno del tuo compleanno si scambiassero dei regali gli uni agli altri e a te non dessero niente? Allora compresi che proprio io ero di troppo in quella festa; uscii senza far rumore, chiusi la porta e me ne andai.
Ogni anno è peggio. La gente soltanto si ricorda della cena, dei regali e le feste, ma a me nessuno pensa.
Ma adesso mi rivolgo personalmente ad ognuno. Vorrei che questo Natale mi permettessi di entrare nella tua vita, e riconoscessi che duemilaessei anni fa sono venuto a questo mondo per dare la mia vita per te sulla croce e così salvarti. Oggi soltanto voglio che tu ci creda con tutto il cuore.
Ti do adesso una notizia. Ho pensato che, visto che molti non m'invitano alla festa che hanno fatto, farò adesso la mia propria festa grandiosa, come mai nessuno ha immaginato, una festa spettacolare. Sto ancora facendo gli ultimi preparativi, per cui forse non sarà quest'anno. Sto facendo molti inviti e oggi ho proprio un invito per te. Soltanto voglio che tu mi dica se vuoi assistere: ti riserverò un posto e scriverò il tuo nome nel mio grande elenco d'invitati con prenotazione. Fuori resteranno quelli che non danno risposta al mio invito.
Preparati, perché quando tutto sarà pronto, quando meno si pensa farò la grande Festa.
A presto. Il tuo Amico


Gesù Cristo.


grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

vi saluto in CRISTO RISORTO
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29/11/2009 18:53
 
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Molto vera questa riflessione!

Infatti è proprio questo che non mi piace del Natale, il fatto che pensino a tutto tranne che a Gesù Cristo, proprio Colui che dovrebbe essere il festeggiato!

Comunque... IO ACCETTO L'INVITO ALLA SUA FESTA!
Spero Gli arrivi la mia adesione!


Ely


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29/11/2009 19:42
 
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voglio essere invitato
voglio essere invitato anch'io alla tua festa,non mi importa nulla della festa commerciale,mangereccia,consumistica che si fà qui.Io voglio venire alla tua.Ti prego,invitami.
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29/11/2009 20:24
 
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raccomandata super rapida,
speriamo che almeno questa arrivi puntuale..

quando è il periodo di natale sono sempre emozionata, e essendo più sensibile, quando mi fermo ad osservare "gli altri" noto veramente che molti Dio neanche lo pensano, sono tutti stressati perche non trovano il regalo...e se una vetrina ha il presepe esposto, non viene guardato neanche una volta,
cosa che per chi questa festa la festeggia veramente per Gesù, non ci mette molto a far il pensiero ed è sempre meravigliato nel guardare un presepe e magari rubare un idea per il prossimo anno...

per fortuna il nostro Dio, ragazzi, pensa ad una mea festa e no ad altro....

[SM=g6392] [SM=g6392]
[Modificato da lovelove84 29/11/2009 20:30]
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AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
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29/11/2009 21:16
 
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mi sto preparando
Leggendo questa lettera non ho potuto fare a meno di commuovermi, poiché con mio dispiacere rispecchia la pura realtà, e sono anch’io convinto che ogni anno che passa l’Ospite verrà sempre di più dimenticato.

Da parte mia questa lettera non mi è stata recapitata per molti anni, ma ora che mi è arrivata ho subito aderito al Suo invito, cercando di mettermi il vestito più bello e soprattutto più pulito, affinché quando Egli chiamerà i suoi invitati sia pronto per il suo banchetto.

Grazie Michele
Franco






“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”

www.esserecattolici.it
29/11/2009 23:11
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle

anche io mi commossi quando per la prima volta potei leggere il messaggio speciale

e da allora cerco di condividerlo con i miei familiari, amici, collaboratori di lavoro, Parrochiani, inqulini e conoscenti in genere

comprendo che il messaggio ha affermazioni e accuse pesanti
ma dobbiamo anche in questo caso (contenuto del messaggio) cercare di far nostre le positività le bellezze, e su queste verità che si può costruire qualcosa di buono
(io chi sono??? - quel credente che aspetta il RITORNO GLORIOSO del SIGNORE solo in questa generazione, oppure sarò anche io tra coloro che lo vedranno una prima volta per poi poterlo rivedere nella GLORIA???)

vedete miei cari
il Natale è un DONO che il SIGNORE ci fa
questo giorno che poi coinvolge più giorni
permette ai nostri cuori di sperimentare la fratellanza e la gratuità
questo giorno che richiama la Natalità del nostro SIGNORE
(purtroppo alcuni disconoscono anche il semplice significato del sostantivo Natale),
è un tempo che il SIGNORE offre ad ognuno di noi anche per "soddisfare" la parte materiale dell'uomo,
infatti serve molto per i più piccini, per la loro creatività e fantasia
serve molto per gli anziani, i quali rivivono/rievocano anche il loro passato

ed allora per meglio far comprendere vi porgo alla vostra attenzione un articolo di qualche anno fa (2002) - (ma sempre attuale) di Enzo BIANCHI Priore di BOSE

"Chi resta insensibile al Natale? Chi arriva a rifiutarsi di vivere questa festa? Chi non gli attribuisce un significato, un sapore particolare? Pochissimi, credo. Basti pensare che non solo quanti non si professano credenti, ma anche molti immigrati, che vivono in mezzo a noi, provengono da un’altra cultura e professano un’altra fede, si sentono contagiati almeno dall’atmosfera di festa.
I cristiani celebrano questa ricorrenza da circa diciassette secoli, da quando hanno cominciato a ricordare la nascita di Gesù, colui del quale festeggiavano già con grande intensità soprattutto la morte e resurrezione nella solennità della Pasqua. Siccome per loro Gesù di Nazaret era il Messia, il vero sole, vollero celebrarlo nel momento dell’anno in cui il sole ricomincia a vincere la notte e cessa di declinare all’orizzonte per sorgere vittorioso sempre più in alto. Sì, Gesù, quello che i cristiani credono inviato da Dio tra gli uomini, non è apparso miracolosamente, scendendo in gloria dai cieli, come negli schemi delle teofanie classiche, ma è comparso come un neonato, venuto al mondo come ciascuno di noi, è entrato nella nostra storia umanissima, mostrando come prima cosa questa sua qualità umana. E’ in essa che i discepoli hanno imparato a scorgere tracce del divino, fino a esprimere la loro fede in Gesù come fede nel Figlio di Dio: è nella vita quotidiana, una vita umana contrassegnata però dall’amore fino all’estremo, che Gesù, come dice il quarto Vangelo, ha “narrato” Dio.
Non sorprende allora che, soprattutto nell’occidente cristiano, la festa del Natale abbia presto cominciato ad arricchirsi di significati molto “umani”. Il Dio eterno che si fa mortale, il Dio infinito che si fa piccolo, il Dio onnipotente che si fa debole e appare tra gli uomini come un bambino (“nato da donna”, dirà san Paolo), nasce, cresce come qualsiasi essere umano, minacciato dalla morte, vittima della malvagità di alcuni uomini: tutto questo ha immesso nella festa del Natale qualcosa che tocca tutti perché riguarda ogni uomo. Così il Natale è diventato la celebrazione della nuova vita che continua, è diventato il giorno in cui si osano manifestare i desideri più comuni e più umani: desiderio di amore, innanzitutto, di amare e di essere amati; desiderio di felicità, cercata da tutti come realtà che dà il senso primario alla vita; desiderio di pace che permette di pensare se stessi e la vita senza liti né inimicizie, senza violenza né ingiustizia.
Forse è proprio per questo che si guarda soprattutto al “bambino” – quello del presepe, sì, ma anche quello che è in casa, il figlio, il nipotino e quello che è rimasto nel cuore di ciascuno di noi – e si fa festa per lui: Natale è la festa delle nostalgie che ci abitano e solo chi ha il cuore irrimediabilmente indurito non ha nostalgia di una vita più felice, di una terra più abitabile, di rapporti più fraterni e più buoni. E poi, almeno per una volta nell’anno, vinciamo la lotta contro il tempo di cui siamo schiavi e riusciamo a dedicare qualche ora agli altri, allo stare insieme nella gratuità, perché solo “insieme” si fa davvero festa! Ecco perché il Natale è una festa “dura”, anzi non è festa ma è giorno triste per chi è condannato alla solitudine della separazione, del carcere, dell’emigrazione, è giorno triste per chi è ferito nello spirito o malato nel corpo, per chi non può allontanare da sé la potenza della morte...
La fede cristiana confessa che gli uomini, tutti gli uomini, sono fatti a immagine di Dio, ognuno di essi è capace di fare il bene, è capace di amore, di comunicazione, di solidarietà: anche l’uomo più delinquente, più ostile agli altri uomini e nemico della convivenza civile, mantiene in sé questa capacità, che è solo umana, di amore per l’altro. E proprio per questo, perché gli uomini siano più uomini, Dio si è fatto uomo per insegnarci a vivere in questo mondo in un modo che canti la vita e sia lotta contro il potere della morte. Sì, i cristiani, nel passato e ancora oggi, a volte non si sono fatti capire, ma la loro fede proclama questo e non altro! Nella fede si contempla Dio diventato bambino, uno di noi, uno che ha camminato sulle nostre strade accanto a noi, come un viandante che offre la sua mano a chi vuole camminare con lui.
Allora il Natale è festa nonostante le asprezze e le ferite che attraversano il cammino. E’ la festa della famiglia, perché il primo luogo in cui viviamo le feste è quello: tra marito e moglie o tra conviventi, abbiamo bisogno di essere ciascuno più capace di ascolto verso l’altro, di essere meno aggressivi, meno violenti, abbiamo bisogno di comunicare meglio affinché anche i figli crescano senza soffrire per le durezze del rapporto dei genitori. Ma per molti questa festa familiare quest’anno è ferita perché nodi irrisolti di crisi industriali ed economiche azzerano sicurezze per l’oggi e per il domani, lasciando senza lavoro a metà della vita chi aveva creduto che le sue fatiche avrebbero continuato a garantire a se stesso e ai propri cari un’esistenza tranquilla e serena...
Il Natale è anche la festa della pace: gli uomini sanno che la più grande tragedia che possa succedere è la guerra, perché la guerra semina morte e la morte è separazione, fine dell’amore e degli affetti... E noi in questi giorni siamo alla vigilia di una guerra, anzi, di un’aggressione: la follia di alcuni uomini, il lucido calcolo di un potere rimasto incontrastato al mondo la sta preparando e anche molti di noi, dimenticate le nostalgie per la pace, vissute e proclamate a Natale, finiranno per trovarvi delle ragioni... Come ricordava su queste colonne Barbara Spinelli, i pretesti finiranno per diventare le ragioni: le vere ragioni della guerra, infatti, sono taciute perché svelarle significherebbe dare loro il nome di consolidamento e accrescimento del benessere dei paesi occidentali a scapito degli altri. Siamo purtroppo in una stagione alla quale si applicano bene le parole scritte da Erasmo da Rotterdam nel 1502: “Al giorno d’oggi la guerra è un fenomeno così largamente accettato che chi la mette in discussione come necessità passa per stravagante e suscita meraviglia: la guerra è circondata da così tanta considerazione che chi la condanna passa per irreligioso, sfiora l’eresia!”.
Sì, questo Natale è un Natale ferito: ferito da questi bagliori di guerra, ferito sulle sponde del Mediterraneo dalla violenza tra Israele e i palestinesi che prosegue in una tragica spirale cui nessuno pare voler mettere fine. Eppure, proprio per questo, celebrarlo nonostante tutto vuole essere anche un’invocazione di speranza e una promessa di pace.
Enzo Bianchi
"



se interessati potrei continuare con altre "esposizioni"

grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

vi saluto in CRISTO RISORTO




[Modificato da cavdna 29/11/2009 23:27]
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30/11/2009 12:19
 
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Discorso molto toccante! Dà modo di meditare..

Per me sarebbe bello leggere altri pensieri come questo, non so per gli altri.

Semmai si volesse continuare, continua pure in questo thread ad aggiungere discorsi come questo, visto che anche questi, considerato lo spessore del contenuto, si possono chiamare "messaggi speciali"


Grazie
Ely


04/12/2009 17:35
 
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vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratello e sorelle

continuando con le riflessioni

ed allora questo particolare momento
(preparazione della ricorrenza dell'Evento Natale di nostro SIGNORE)

"AVVENTO" ovvero preparazione alla sua venuta.....

"LETTERA DI NATALE

Quando a uno si dice: guarda che hai un cancro, bello bello, seduto nel centro del ventre come un re sul trono, allora costui – se cerca di avere fede- fa una cosa prima di altre: comincia ad elencare ciò che conta e ciò che non conta; e cercherà di dire, con ancora più libertà di sempre, quanto si sente in dovere di dire, affinché non si appesantiscano ancor di più le sue responsabilità.
E continuerà a dirsi: la Provvidenza mi lascia ancora questo tempo e io non rendo testimonianza alla verità!
E’ dunque per queste ragioni, caro Gesù, che mi sono deciso a scriverti in questo Natale.
Non credo proprio per nulla ai nostri Natali: anzi penso che sia una profanazione di ciò che veramente è il Natale significa.
Costellazioni di luminarie impazzano per città e paesi fino ad impedire la vista del cielo. Sono città senza cielo le nostre. Da molto tempo ormai!
E’ un mondo senza infanzia. Siamo tutti vecchi e storditi .Da noi non nasce più nessuno: non ci sono più bambini fra noi. Siamo tutti stanchi : tutta l’Europa è stanca :un mondo intero di bianchi, vecchi e stanchi.
Il solo bambino delle nostre case saresti tu, Gesù , ma sei un bambino di gesso!
Nulla più triste dei nostri presepi: in questo mondo dove nessuno più attende nessuno.
L’occidente non attende più nessuno, e tanto meno te: intendo il Gesù vero, quello che realmente non troverebbe un alloggio ad accoglierlo. Perché, per te, vero Uomo Dio, cioè per il Cristo vero, quello dei “beati voi poveri e guai a voi ricchi”; quello che dice “beati coloro che hanno fame e sete di giustizia ..”,per te, Gesù vero, non c’è posto nelle nostre case, nei nostri palazzi, neppure in certe chiese, anche se le tue insegne pendono da tutte le pareti...
Di te abbiamo fatto un Cristo innocuo: che non faccia male e non disturbi; un Cristo riscaldato; uno che sia secondo i gusti dominanti; divenuto proprietà di tutta una borghesia bianca e consumista.
Un Cristo appena ornamentale. Non un segno di cercare oltre, un segno che almeno una chiesa creda che attendiamo ancora…
Eppure tu vieni, Gesù; tu non puoi non venire…Vieni sempre, Gesù. E vieni per conto tuo, vieni perché vuoi venire .E’ così la legge dell’amore. E vieni non solo là dove fiorisce ancora un’umanità silenziosa e desolata, dove ci sono ancora bimbi che nascono; dove non si ammazza e non si esclude nessuno, pur nel poco che uno possiede ,e insieme si divide il pane.
Ma vieni anche fra noi, nelle nostre case così ingombre di cose inutili e così spiritualmente squallide.
Vieni anche nella casa del ricco, come sei entrato un giorno nella casa di Zaccheo ,che pure era un corrotto della ricchezza. Vieni come vita nuova, come il vino nuovo che fa esplodere i vecchi otri.
Convinto di queste cose e certo che tu comunque non ci abbandoni, così mi sono messo a cantare un giorno:

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni , figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre , Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.
Vieni, Signore.
Vieni sempre, Signore.

......................................David Maria Turoldo"



al prossimo

grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

vi saluto in CRISTO RISORTO



07/12/2009 20:41
 
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CRISTO E' il VENIENTE


vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle

LETTURA EVANGELICA: Lc 21,25-28,34-36

Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Luca.
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sull faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".


CRISTO E' il VENIENTE, colui che VIENE sempre

ma, a considerare questa pagina Evangelica, rimanendo allo stretto Scritturale, e considerando i precedenti POST
c'è davvero da dire che i TdG e tutta la schiera degli Avventisti hanno ragione nel divulgare il loro messaggio catastrofico????

grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

vi saluto in CRISTO RISORTO

[Modificato da cavdna 07/12/2009 20:42]
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07/12/2009 22:05
 
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"LETTERA DI NATALE

Quando a uno si dice: guarda che hai un cancro, bello bello, seduto nel centro del ventre come un re sul trono, allora costui – se cerca di avere fede- fa una cosa prima di altre: comincia ad elencare ciò che conta e ciò che non conta; e cercherà di dire, con ancora più libertà di sempre, quanto si sente in dovere di dire, affinché non si appesantiscano ancor di più le sue responsabilità.
E continuerà a dirsi: la Provvidenza mi lascia ancora questo tempo e io non rendo testimonianza alla verità!
E’ dunque per queste ragioni, caro Gesù, che mi sono deciso a scriverti in questo Natale.
Non credo proprio per nulla ai nostri Natali: anzi penso che sia una profanazione di ciò che veramente è il Natale significa.
Costellazioni di luminarie impazzano per città e paesi fino ad impedire la vista del cielo. Sono città senza cielo le nostre. Da molto tempo ormai!
E’ un mondo senza infanzia. Siamo tutti vecchi e storditi .Da noi non nasce più nessuno: non ci sono più bambini fra noi. Siamo tutti stanchi : tutta l’Europa è stanca :un mondo intero di bianchi, vecchi e stanchi.
Il solo bambino delle nostre case saresti tu, Gesù , ma sei un bambino di gesso!
Nulla più triste dei nostri presepi: in questo mondo dove nessuno più attende nessuno.
L’occidente non attende più nessuno, e tanto meno te: intendo il Gesù vero, quello che realmente non troverebbe un alloggio ad accoglierlo. Perché, per te, vero Uomo Dio, cioè per il Cristo vero, quello dei “beati voi poveri e guai a voi ricchi”; quello che dice “beati coloro che hanno fame e sete di giustizia ..”,per te, Gesù vero, non c’è posto nelle nostre case, nei nostri palazzi, neppure in certe chiese, anche se le tue insegne pendono da tutte le pareti...
Di te abbiamo fatto un Cristo innocuo: che non faccia male e non disturbi; un Cristo riscaldato; uno che sia secondo i gusti dominanti; divenuto proprietà di tutta una borghesia bianca e consumista.
Un Cristo appena ornamentale. Non un segno di cercare oltre, un segno che almeno una chiesa creda che attendiamo ancora…
Eppure tu vieni, Gesù; tu non puoi non venire…Vieni sempre, Gesù. E vieni per conto tuo, vieni perché vuoi venire .E’ così la legge dell’amore. E vieni non solo là dove fiorisce ancora un’umanità silenziosa e desolata, dove ci sono ancora bimbi che nascono; dove non si ammazza e non si esclude nessuno, pur nel poco che uno possiede ,e insieme si divide il pane.
Ma vieni anche fra noi, nelle nostre case così ingombre di cose inutili e così spiritualmente squallide.
Vieni anche nella casa del ricco, come sei entrato un giorno nella casa di Zaccheo ,che pure era un corrotto della ricchezza. Vieni come vita nuova, come il vino nuovo che fa esplodere i vecchi otri.
Convinto di queste cose e certo che tu comunque non ci abbandoni, così mi sono messo a cantare un giorno:

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni , figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre , Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo.
Vieni, Signore.
Vieni sempre, Signore.

......................................David Maria Turoldo"




Devo dire che ho trovato la prima metà di questa lettera di Natale molto negativa verso i cristiani occidentali. Ammetto che questo può avvenire forse a tantissimi occidentali, ma non voglio credere che il "virus dell'indifferenza" sia dilagato così ampiamente e voglio sperare e prego che queste persone tornino ad essere sensibili verso quel che ha fatto Nostro Signore e che vivano di conseguenza.

Apprezzo molto la seconda metà della lettera e anche il cantico.

Grazie

Ely



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07/12/2009 22:10
 
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Re: CRISTO E' il VENIENTE
cavdna, 07/12/2009 20.41:



vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle

LETTURA EVANGELICA: Lc 21,25-28,34-36

Ascoltate la Parola del Signore dal Vangelo secondo Luca.
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sull faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".


CRISTO E' il VENIENTE, colui che VIENE sempre

ma, a considerare questa pagina Evangelica, rimanendo allo stretto Scritturale, e considerando i precedenti POST
c'è davvero da dire che i TdG e tutta la schiera degli Avventisti hanno ragione nel divulgare il loro messaggio catastrofico????


grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

vi saluto in CRISTO RISORTO





Penso che abbiano ragione sul fatto che una fine della presente realtà arriverà, ma non hanno ragione di far vivere i loro seguaci con la paura o con l'aspettazione, come se dovesse venire domani.
Bisogna vivere da cristiani sempre, sia che venga subito la fine o che venga tra millenni, ecco il segreto per non temere la fine.

Riprendendo alcune parabole di Gesù: le vergini dovrebbero essere sempre "sagge", le guardie sempre "Sveglie", lo schiavo sempre a servire... il nostro impegno cristiano deve essere sempre attivo.


Ciao
Ely



08/12/2009 22:55
 
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Re: Re: CRISTO E' il VENIENTE
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "Elyy." che scrivi :

Elyy., 07/12/2009 22.10:

Penso che abbiano ragione sul fatto che una fine della presente realtà arriverà, ma non hanno ragione di far vivere i loro seguaci con la paura o con l'aspettazione, come se dovesse venire domani.
Bisogna vivere da cristiani sempre, sia che venga subito la fine o che venga tra millenni, ecco il segreto per non temere la fine.

Riprendendo alcune parabole di Gesù: le vergini dovrebbero essere sempre "sagge", le guardie sempre "Sveglie", lo schiavo sempre a servire... il nostro impegno cristiano deve essere sempre attivo.
Ciao Ely




Elyy., 07/12/2009 22.05:

Devo dire che ho trovato la prima metà di questa lettera di Natale molto negativa verso i cristiani occidentali. Ammetto che questo può avvenire forse a tantissimi occidentali, ma non voglio credere che il "virus dell'indifferenza" sia dilagato così ampiamente e voglio sperare e prego che queste persone tornino ad essere sensibili verso quel che ha fatto Nostro Signore e che vivano di conseguenza.

Apprezzo molto la seconda metà della lettera e anche il cantico.

Grazie Ely




R I S P O S T A

mia cara sorella


ciò che il 3d presenta è proprio il chiaro/scuro il positivo/negativo

ma noi sappiamo che si costruisce il "buono" sulle cose belle

infatti, dà molto a pensare l'atteggiamento di alcuni anche in questo spazio WEB
i quali mostrano solo e soltanto un cuore sterile e povero, pieno di odio, di rabbia di tristezza di............
costoro non hanno mai dato la possibilità di vedere anche l'altra parte della loro stessa medaglia,
si potrebbe dire di loro: "vivono o sopravvivono???"
hanno una qualche SPERANZA????
(costoro traboccano di negatività - ma cosa celano sotto la loro negatività???)

noi Cristiani riconosciamo solo due "FUGURE" esenti da tali doppiezze

una e Maria la MADRE di GESU' di essa si dice :
"....la PIENZA di GRAZIA..." - ovvero in essa vi è solo la GRAZIA, non trova posto nel suo cuore la rabbia, l'odio, la vendetta, la tristezza etc..etc... - Maria custodesce in ESSA la GRAZIA e solo la GRAZIA - E' veramente la tutta PURA/VERGINE
(la sempre VERGINE)


l'altro E' GESU', di ESSO si dice:
"....ha condiviso con l'Uomo tutto eccetto il peccato....." ovvero, DIO CON/noi ed i post che precedeno questo e la consclusione del presente renderà meglio tale concetto

ed allora dicevamo:

LETTURA EVANGELICA: Lc 21,25-28,34-36
dal Vangelo secondo Luca.

"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con potenza e gloria grande.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso improvviso; come un laccio esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sull faccia di tutta la terra. Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".



ed allora vi affido ad una spiegazione di don Tonino BELLO
"Dagli scritti di don Tonino Bello vescovo.
Potrebbe sembrare a prima vista che il Vangelo faccia da cassa di risonanza per le nostre paure. Per cui ci vien quasi la voglia di dire: «Basta, Signore! Adesso ti ci metti anche tu. Perché mai aumenti la nostra angoscia parlandoci di stelle che precipitano, di soli che si spengono, di lune che non danno più luce? Perché mai amplifichi i nostri incubi collettivi, quando dici testualmente che gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra?» (Le 21,25-26).
Gli uomini moriranno per la paura!
Come se già non bastassero le nostre paure. Ma ne abbiamo già tante, per conto nostro! Oh, no! Non la paura del buio, del lampo, del tuono, dei terremoti, del1e tempeste. Lo sappiamo, oggi le paure hanno traslocato. Si sono trasferite dalla fascia cosmica, per così dire, alla fascia antropologica. Non si articolano più attorno al cuore della natura: si articolano attorno al cuore dell'uomo. Oggi, cioè, non si ha più paura della carestia provocata dall'avarizia della terra, ma della carestia prodotta dall'avarizia dell'uomo.
È dal cuore umano che nasce e si sviluppa la nube tossica delle paure contemporanee.
Paura dell' AIDS. Paura della droga. Paura di Cernobil.
Paura dell'Enichem. Paura del grano radioattivo. Paura delle scorie tossiche. Paura dello squilibrio del1' ecosistema. Paura delle manipolazioni genetiche.

- Paura del proprio simile. Paura del vicino di casa. Paura di chi mette in crisi le nostre polizze di assicurazione. Di chi mette in discussione, cioè, i nostri consolidati sistemi di tranquillità, se non di egemonia. Paura dello zingaro. Paura dell'altro. Paura del diverso., Paura dei Marocchini. Paura dei Terzomondiali. Paura di questi protagonisti delle invasioni moderne, che se non chiamiamo barbariche è soltanto perché ci viene il sospetto che questo aggettivo debba spettare a noi cosiddetti popoli civili, che, dopo duemila anni di cristianesimo, siamo ancora veramente incapaci di accoglienze evangeliche.
Paura di uscire di casa. Paura del1a violenza. Paura del terrorismo. Paura della guerra. Paura dell'olocausto nucleare. Paura di questa apocalisse a rate che ci viene somministrata dalla produzione crescente delle armi e dal loro squallido commercio, clandestino e palese. Paura di non farcela. Paura di non essere accettati. Paura di non essere più capaci di uscire da certi pantani nei quali ci siamo infognati. Paura che sia inutile impegnarsi. Paura che, tanto, il mondo non possiamo cambiarlo. Paura che ormai i giochi siano fatti. Paura di non trovare lavoro.
Quante paure!


Ebbene, di fronte a questo quadro così allucinante di paure umane, che cosa ci dice oggi il Signore? Intinge anche Lui il pennello nei barattoli neri dello scoraggiamento per aiutarci a dipingere questa nuova, tragica tela di Guernica?
Certamente no. Non è cosi.
Anzi il Vangelo di oggi è proprio il Vangelo dell'antipaura. Sì, perché il Signore rivolge a ciascuno di noi la stessa esortazione che l'angelo rivolge alla Vergine dell'Avvento e dell'attesa: «Non temere, Maria.
Paura ha la stessa radice di pavimento, Viene dal latino pavére; -significa: battere il terreno per livellarlo. Anche terrore ha la stessa radice di terra.
Paura, quindi, è la conseguenza dell'essere battuto, appiattito, livellato, calpestato.
Ora, che cosa dice il Signore di fronte a queste paure? Rimani lì steso sul pavimento? Rimani appiattito, atterrato? No! Mi dice la stessa cosa che ha detto a Maria: "NON TEMERE".
E adopera due verbi bellissimi: Alzati e Levàte il capo.
Sono i due verbi dell'antipaura. Sono i due verbi dell'Avvento. Sono le due luci che ci devono accompagnare nel cammino che porta al Natale.
Alzati significa credere che il Signore è venuto sulla terra duemila anni fa, proprio per aiutarci a vincere la rassegnazione.
Alzarsi significa riconoscere che se le nostre braccia si sono fatte troppo corte per abbracciare tutta intera la speranza del mondo, il Signore ci presta te sue.
Alzarsi significa abbandonare il pavimento della cattiveria, della violenza, dell'ambiguità, perché il peccato invecchia la terra.
Alzarsi significa, insomma, allargare lo spessore della propria fede. Ma alzarsi significa anche allargare lo spessore della speranza, puntando lo sguardo verso il futuro, da dove Egli un giorno verrà nella gloria per portare a compimento la sua opera di salvezza.
E allora non ci sarà più pianto, né lutto, e tutte le lacrime saranno asciugate sul volto degli uomini.
Levare il capo significa fare un colpo di testa. Reagire, muoversi. Essere convinti che il Signore viene ogni giorno, ogni momento nel qui e nell'ora della storia, viene come ospite velato. E, qui, saperlo riconoscere: nei poveri, negli umili, nei soffèrenti.
Significa in definitiva: allargare lo spessore della carità. Ecco il senso di questo Avvento di solidarietà, ben espresso dall' augurio fortissimo che san Paolo ci ha formulato ( … ) : « Il Signore vi faccia crescere nell'amore vicendevole e verso tutti» (1 Ts. 3,12). ( ... )
Verso tutti. Magnifico il lavoro di tanti gruppi e associazioni che si mettono accanto ai malati cronici, agli handicappati, agli anziani, ai malati terminali, ai dimessi dal carcere e dai manicomi per condividere tempo, gioie e speranze.
Verso tutti. Splendido ciò che fanno tante comunità cristiane a favore dei Terzomondiali, non soltanto dando loro un letto e la buona notte, ma incalzando soprattutto le pubbliche istituzioni perché i provvedimenti di legge siano meno disumani delle norme vigenti.
Verso tutti. Incredibile quel che stanno facendo tanti movimenti di volontariato per promuovere una maggiore giustizia sulla terra, per combattere quelle che il Papa ha chiamato coraggiosamente le strutture di peccato, per aiutare i popoli che soffrono la fame nell' Eritrea c nel Sudan, per difendere i diritti umani dei Palestinesi, per coscìentizzare la gente sui discriminati dalle leggi di segregazione razziale nel Sudafrica, per diffondere una nuova coscienza di pace, per smilitarizzare non solo le coscienze. ma anche i territori.
Coraggio. Alzatevi e levate il capo. Muovetevi. Fate qualcosa, il mondo cambierà. Anzi, sta già cambiando. Non li vedete i segni dei tempi? Gli alberi mettono già le prime foglie. E sul nostro cielo il rosso di sera non si è ancora scolorito.
Vissuto così, l'Avvento non sarà il contenitore delle nostre paure, ma l'ostensorio delle nostre speranze.
Mi viene da pensare che anche il cielo oggi cominci l'Avvento, il periodo dell' attesa.
Qui sulla terra è l'uomo che attende il ritorno del Signore. Lassù nel cielo è il Signore che attende il ritorno dell'uomo. Ritorno che si potrà realizzare con la preghiera, con la vita di povertà, di giustizia, di limpidezza, di trasparenza, di amore, con la testimonianza evangelica e con una forte passione di solidarietà.
Mentre per questo cammino di ritorno ci affidiamo a Maria., Regina dei Martiri, Vergine dell'attesa e Madre della Speranza, mettiamo in pratica quel che ci suggerisce sant' Agostino: «Aiuta coloro con i quali cammini, per poter raggiungere Colui col quale desideri rimanere» .
Se è cosi, già fin d'ora: Buon Natale!"



BUON NATALE anche da parte mia a Voi tutti

che il SIGNORE possa NASCERE nei cuori di ognuno di Noi

grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

vi saluto in CRISTO RISORTO







[Modificato da cavdna 08/12/2009 22:57]
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09/12/2009 13:37
 
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Grazie per l'invito ma.....ho un altro compleanno!!!!

:-P
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