La foto di un bambino down con la parola ’scemo’ scritto sulla fronte. E una proposta choc: “giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down: e’ l’unica fine che meritano questi parassiti“. E’ un gruppo che è apparso su Facebook, che in poche ore è riuscito a raccogliere oltre 1.300 iscritti, ma anche le controffensive delle persone sulla rete, che ha bombardato con gli insulti i promotivo.
“Un gruppo inaccettabile, indegno, persone civili, pericoloso. E soprattutto, un crimine che, come tale, sarà perseguito penalmente”. Così il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha detto riguardo il gruppo creato su Facebook.
“Istigazione a commettere un reato, ovunque si manifesti e in qualsiasi forma, è un reato e, quindi, sarà certamente perseguita dalla magistratura. I capi sono sicuro che saranno identificati e segnalati, che il controllo della polizia sta facendo il possibile per sbarazzarsi di questo gruppo.”
Per ora siamo in grado di chiudere i gruppi in conflitto, ma anche punire gli autori, mettendo in evidenza anche se si nascondono forse troppo sicuri di sé, sotto account falsi.
Questa è forse la cosa più fastidiosa, l’identità vile nascosta dietro uno pseudonimo, senza mai assumersi la responsabilità di ciò che viene fatto. Anzi, è il momento di cambiare, senza limitare la libertà di Internet, ci auguriamo, ma ancora di dare un taglio a questi episodi imbarazzanti per l’intera società civile.
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Sono senza parole davanti a questa oscenità, in giro purtroppo ci sono dei balordi senza scrupoli con intelligenza pari allo 0.