Forse se non si era avanzati cosi tanto, con industrie macchine, aerei, ecc ecc ancora oggi si potevano mangiare le cose crude!
Cap. 14
Le proprietà dei cibi crudi.
Nel regime alimentare tradizionale si è soliti cuocere i cibi per diversi motivi e, in particolare, per renderli più digeribili, in quanto con la cottura vengono scisse le catene molecolari più complesse. Inoltre, con la cottura i cibi si liberano dell’eventuale presenza di germi, batteri e virus dannosi , e vengono esaltati gli aromi e i sapori, oltre che li si rendono più appetibili. Ma qual è il costo che si deve pagare con la cottura dei cibi? Il costo della cottura consiste nella perdita sostanziale del valore nutritivo dei cibi Infatti, sottoponendo i cibi a un calore superiori a 40/45 ° C., si ha una perdita crescente di enzimi (fermenti che svolgono reazioni chimiche in grado di rendere utilizzabili gli alimenti ingeriti) e di vitamine, mentre i sali minerali diventano inattivi per il nostro organismo. Inoltre, a una temperatura di 100° C. le proteine perdono gran parte degli aminoacidi essenziali quali la lisina, il triptofano, la metionina, ecc. e i grassi vegetali alterano la vitamina F, facendo vanificare la sua capacità di azione antisclerotica, antagonista del colesterolo e dei trigliceridi. Per di più gli aromi e i sapori si volatizzano. Per non parlare delle sostanze idrosolubili che vanno perdute nelle acque di cotture ( vitamine idrosolubili e minerali, comprese le proteine solubili e gli zuccheri semplici).
Cap. 13
La tossiemia, causa primaria di ogni malattia.
Secondo lo studio e le ricerche del dott. Tilden, un medico vissuto nel XIX secolo e divenuto un pioniere dell’Igienismo, la TOSSIEMIA è la causa primaria di ogni malattia. Essa è un prodotto naturale del corpo (= metabolismo cellulare, scorie cellulari, tossine , metaboliti). Diviene tossica quando si accumula talmente tanto da oltrepassare il livello di tolleranza individuale ( che varia da persona a persona). Pertanto, la diminuzione dell’eliminazione di prodotti tossici e di rifiuto dell’organismo genera una “crisi eliminativa” che noi chiamiamo “ malattia”. Questa condizione di alto livello di tossine, che supera il limite di tollerabilità individuale del corpo, rappresenta “il terreno”favorevole per lo svilupparsi di batteri, microbi e virus, e senza del quale i microbi e i virus non hanno la capacità di proliferarsi , e quindi alle malattie di manifestarsi. La tossiemia è il risultato degli scarti cellulari ( = tossiemia endogena) provenienti dalla decomposizione degli alimenti non digeriti ( causati da fermentazione degli zuccheri e da putrefazione delle proteine), oltre che dall’azione di natura esterna (= tossiemia esogena) dovuta a farmaci, vaccini, sieri, prodotti chimici, coloranti, insetticidi e pesticidi, ecc. Pertanto senza una elevata tossiemia, noi non svilupperemo alcuna malattia. I microbi e i virus che pur esistono e che sono sempre presenti nell’aria che respiriamo non si sviluppano oltre misura nel nostro corpo. Ma se il nostro” terreno “ è fertile ( ossia è saturo di scorie metaboliche o tossine), allora essi si sviluppano rapidamente e determinano ciò che noi chiamiamo “malattie” (dall’influenza, alla tonsillite, polmonite, colite, ulcera fino all’AIDS, ai tumori e cancri).
www.giuseppegiglio.com/libro/libro.htm[Modificato da lovelove84 12/09/2010 09:22]
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AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...