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Liturgia della domenica

Ultimo Aggiornamento: 28/09/2013 16:34
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20/02/2011 11:38
 
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Gesù Cristo, Dio-con-noi e umanità nuova, insegna ai suoi discepoli il comandamento dell’amore, la nuova legge del
Vangelo che sostituisce per sempre la legge pagana del vecchio uomo: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”.
Il nostro spirito trema sentendo le esigenze di questo nuovo comandamento. Non è forse più facile aggredire chi ci aggredisce e amare chi ci ama? Forse è a questo che ci spingerebbero i nostri sensi, è questa la voce dell’anima umiliata non ancora raggiunta dalla luce del Dio di Gesù Cristo, del solo vero Dio. Ecco perché l’amore di carità è un precetto insolito, che apre ad un nuovo orizzonte antropologico la civiltà antica e ogni civiltà umana possibile.
Visto da questo orizzonte, l’uomo, ogni uomo, appare creato a immagine e somiglianza di Dio e non più formato secondo una natura disuguale e arbitraria, come invece credevano i pagani. Liberato dai suoi peccati grazie all’azione redentrice di Cristo e rinnovato dall’azione dello Spirito, l’uomo, ogni uomo, è il tempio in cui risplende lo Spirito di Dio. Dio ama l’uomo per se stesso, a tal punto che consegna alla morte suo Figlio.
Dal momento che Dio ci ama in questo modo e ci ha fatti partecipi del suo amore, noi non possiamo che perdonare il nostro prossimo e aiutarlo perché viva e si sviluppi.



Lv 19,1-2.17-18
Ama il tuo prossimo come te stesso.


Dal libro del Levìtico

Il Signore parlò a Mosè e disse:
«Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo.
Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai di un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono il Signore”».



Salmo responsoriale

Sal 102

Il Signore è buono e grande nell’amore.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Quanto dista l’oriente dall’occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono



Seconda lettura

1Cor 3,16-23
Tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.
Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani».
Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.

Parola di Dio

Vangelo

Mt 5,38-48
Amate i vostri nemici.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio e dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.
Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore



www.lachiesa.it/calendario/omelie/pages/Detailed/21726.html

www.gioba.it/?p=1074


BUONADOMENICA A TUTTI [SM=g7435]
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20/02/2011 11:55
 
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Grazie Love, ho appena sentito questa liturgia in tv (su Rai1), molto incoraggiante e sembra anche quasi capitata a pennello per me, a causa di una situazione che sto vivendo..


[SM=x2502111] Ely




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20/02/2011 13:44
 
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Re:
Elyy., 20/02/2011 11.55:



Grazie Love, ho appena sentito questa liturgia in tv (su Rai1), molto incoraggiante e sembra anche quasi capitata a pennello per me, a causa di una situazione che sto vivendo..


[SM=x2502111] Ely








Sono felice, è vero certe volte sembrano fatte apposta per noi e toccano quel argomento, dandoti positività e non c'è nulla che il cuore non riesce a fare se seguiamo l esempio di Gesù, ma anche se non ci riusciamo razionalmente, non ci dobbiamo sentire in colpa e frustarci.


[SM=x2501975]
[Modificato da lovelove84 20/02/2011 13:44]
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20/02/2011 14:06
 
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la liturgia e' uguale in tutte le chiese ?
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20/02/2011 14:55
 
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Sì Claudia, che io sappia sì.

Per Love: hai ragione anche sull'ultima frase che hai detto perchè, anche se si riconosce la santità delle parole del Cristo, non è detto che riusciamo a metterle in pratica e il non riuscirci potrebbe farci sentire in colpa e questo, comunque, sarebbe un bene (sentirsi un pò in colpa) perchè ci spronerebbe a fare di meglio in futuro.
Se invece ci gongoliamo sul fatto che "tanto Dio perdona tutti perchè sa che siamo imperfetti" non miglioreremo mai.

Quindi è un bene, in base ai principi cristiani, sentirsi un pò in colpa se non si riesce a metterli in pratica, ma non bisogna sentirsi troppo in colpa altrimenti ci piangeremmo addosso in continuazione.

[SM=x2505144] Ely







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20/02/2011 18:45
 
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Re:
principessac, 20/02/2011 14.06:

la liturgia e' uguale in tutte le chiese ?




si!

a me ha complito molto la seconda lettura, sui sapienti... è giusto sapere tutto? nei minimi particolare, avere una risposta a tutte le domande?quanto dobbiamo conoscere?
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AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
21/02/2011 22:37
 
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Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "principessac" che scrivi :
principessac, 20/02/2011 14.06:

la liturgia e' uguale in tutte le chiese ?




R I S P O S T A

mia cara sorella


la Liturgia con il Rito Romano è uguale dappertutto
cambia solo la lingua locale (Nazione/Stato)

mentre vi sono altri Riti Cattolici
come per esempio quello :
- Ambrosiano;
- Greco/Bizzantino;
- Chiesa Cattolica Copta

grazie [SM=g7426]

vi saluto in CRISTO RISORTO

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27/02/2011 12:12
 
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Domenica 27 febbraio 2011
Gesù ci invita a fare una scelta. Egli lo fa spesso con un vigore estremo. Noi abbiamo capito bene che il regno di Dio è
incompatibile con il regno del denaro. In quel regno non si vende nulla. La vita è gratuita, come l’aria, come l’acqua (Is 55,1; Ap 21,6), l’acqua soprattutto, senza la quale non c’è vita. E colui che ha ricevuto gratuitamente, deve dare gratuitamente (Mt 10,8).
In questo regno, invece, tutto si compra. La prudenza raccomanda di essere previdenti e rapaci. Bisogna preparare l’avvenire, poiché è incerto. Ma l’avvenire ci sfugge. Esso appartiene a Dio. Fare la scelta del regno di Dio, scegliere di servire Dio escludendo ogni altro padrone, significa anche rimettersi a lui per l’avvenire: avere fede in Dio, al punto di non preoccuparsi per l’avvenire. È la nostra ricchezza, il nostro tesoro (Mt 13,44). È più sicuro per noi che tutto l’oro del mondo. Avere dell’oro da parte è un modo di assicurare il proprio avvenire. Ma un avvenire sulla terra, cioè a breve termine. L’avvenire di cui parliamo è grande come l’eternità. Su questo avvenire non abbiamo nessuna presa. Poco importa. Dio stesso se ne preoccupa per noi. Gesù si incarica di “prepararci un posto” (Gv 14,2). Il nostro avvenire è in buone mani. È sicuro. Perché farci tante preoccupazioni? Questo atto di fiducia, che Gesù esige, è anche una lezione di saggezza. Troppo spesso, con il pretesto di preparare l’avvenire, noi non viviamo più. Gesù è un maestro, non di noncuranza, ma di pacifica serenità.


Prima lettura

Is 49,14-15
Io non ti dimenticherò mai.

Dal libro del profeta Isaìa

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.

Parola di Dio


Salmo responsoriale

Sal 61

Solo in Dio riposa l’anima mia.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore.

Seconda lettura

1Cor 4,1-5
Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.

Parola di Dio


Vangelo

Mt 6,24-34
Non preoccupatevi del domani.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore

www.gioba.it/?p=1079

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[Modificato da lovelove84 27/02/2011 12:13]
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27/02/2011 19:20
 
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Re: Domenica 27 febbraio 2011
lovelove84, 27/02/2011 12.12:

Gesù ci invita a fare una scelta. Egli lo fa spesso con un vigore estremo. Noi abbiamo capito bene che il regno di Dio è
incompatibile con il regno del denaro. In quel regno non si vende nulla. La vita è gratuita, come l’aria, come l’acqua (Is 55,1; Ap 21,6), l’acqua soprattutto, senza la quale non c’è vita. E colui che ha ricevuto gratuitamente, deve dare gratuitamente (Mt 10,8).
In questo regno, invece, tutto si compra. La prudenza raccomanda di essere previdenti e rapaci. Bisogna preparare l’avvenire, poiché è incerto. Ma l’avvenire ci sfugge. Esso appartiene a Dio. Fare la scelta del regno di Dio, scegliere di servire Dio escludendo ogni altro padrone, significa anche rimettersi a lui per l’avvenire: avere fede in Dio, al punto di non preoccuparsi per l’avvenire. È la nostra ricchezza, il nostro tesoro (Mt 13,44). È più sicuro per noi che tutto l’oro del mondo. Avere dell’oro da parte è un modo di assicurare il proprio avvenire. Ma un avvenire sulla terra, cioè a breve termine. L’avvenire di cui parliamo è grande come l’eternità. Su questo avvenire non abbiamo nessuna presa. Poco importa. Dio stesso se ne preoccupa per noi. Gesù si incarica di “prepararci un posto” (Gv 14,2). Il nostro avvenire è in buone mani. È sicuro. Perché farci tante preoccupazioni? Questo atto di fiducia, che Gesù esige, è anche una lezione di saggezza. Troppo spesso, con il pretesto di preparare l’avvenire, noi non viviamo più. Gesù è un maestro, non di noncuranza, ma di pacifica serenità.


Prima lettura

Is 49,14-15
Io non ti dimenticherò mai.

Dal libro del profeta Isaìa

Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.

Parola di Dio


Salmo responsoriale

Sal 61

Solo in Dio riposa l’anima mia.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: mai potrò vacillare.

Solo in Dio riposa l’anima mia:
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia roccia e mia salvezza,
mia difesa: non potrò vacillare.

In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio riparo sicuro, il mio rifugio è in Dio.
Confida in lui, o popolo, in ogni tempo;
davanti a lui aprite il vostro cuore.

Seconda lettura

1Cor 4,1-5
Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele.
A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.

Parola di Dio


Vangelo

Mt 6,24-34
Non preoccupatevi del domani.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza.
Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete forse più di loro? E chi di voi, per quanto si preoccupi, può allungare anche di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi preoccupate? Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora, se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque dicendo: “Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”. Di tutte queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena».

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lo seguita in una tv locale la messa con questa liturgia
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27/02/2011 19:43
 
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Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
principessac, 27/02/2011 19.20:




lo seguita in una tv locale la messa con questa liturgia




Brava, anch io oggi l ho sentita in tv, perchè domani ho un esame e ho studiato, ma anche perchè volevo seguire il programma che parlava del Papa,
hai sentito cosa ha detto il prete all omelia?rispetto al brano dei 2 padroni, ci sono differenze da quello che dice la wts?
--------------------------------------------------
AVER PAURA DEL DIAVOLO E' UNO DEI MODI DI DUBITARE DI DIO ...
28/02/2011 10:57
 
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Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
lovelove84, 27/02/2011 19.43:



hai sentito cosa ha detto il prete all omelia?rispetto al brano dei 2 padroni, ci sono differenze da quello che dice la wts?




non c'e differenza tra il cattolicesimo e i tdg
28/02/2011 22:26
 
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Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "principessac" che scrivi :

principessac, 28/02/2011 10.57:




non c'e differenza tra il cattolicesimo e i tdg




R I S P O S T A

mia cara sorella


non so dall'alto di quale conoscenza puoi affermare ciò

io invece so che la scuola TdG E' l'esatto contrario di ciò che professa la CHIESA CAttolica

so che i TdG hanna stravolto il contenuto delle Sacre Scritture

so che i TdG devono giustificare una assenza dalla scena terrena al cospetto di CRISTO di circa 1860

so che i TdG hanno cancellato/distorto la storia della Cristianità

so di....., ma è meglio che per ora mi fermi qui

grazie [SM=x2501964]

vi saluto in CRISTO RISORTO


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28/02/2011 22:33
 
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Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
principessac, 28/02/2011 10.57:




non c'e differenza tra il cattolicesimo e i tdg




mi potresti dire o citare qualche brano che parla di questo brano?ù


per cavdna penso si riferisse sempre al brano dei 2 padroni, credo che lo sa che c'è differenza...

[SM=x2515109] [SM=x2501984]
--------------------------------------------------
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01/03/2011 12:00
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
lovelove84, 28/02/2011 22.33:




mi potresti dire o citare qualche brano che parla di questo brano?ù


per cavdna penso si riferisse sempre al brano dei 2 padroni, credo che lo sa che c'è differenza...

[SM=x2515109] [SM=x2501984]




24 “Nessuno può essere schiavo di due signori; poiché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza.
25 “Per questo vi dico: Smettete di essere ansiosi per la vostra anima, di ciò che mangerete o di ciò che berrete, o per il vostro corpo, di ciò che indosserete. Non vale l’anima più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Osservate attentamente gli uccelli del cielo, perché essi non seminano né mietono né raccolgono in depositi; eppure il vostro Padre celeste li nutre. Non valete voi più di loro? 27 Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito alla durata della sua vita? 28 E riguardo al vestire, perché siete ansiosi? Imparate una lezione dai gigli del campo, come crescono; essi non si affaticano, né filano; 29 ma io vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di questi. 30 Se, dunque, Dio riveste così la vegetazione del campo, che oggi è e domani è gettata nel forno, non rivestirà molto di più voi, uomini di poca fede? 31 Quindi non siate mai ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo?’ 32 Poiché tutte queste sono le cose che le nazioni cercano ansiosamente. Infatti il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
33 “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste [altre] cose vi saranno aggiunte. 34 Pertanto, non siate mai ansiosi del domani, poiché il domani avrà le proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il proprio male.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
principessac, 01/03/2011 12.00:




24 “Nessuno può essere schiavo di due signori; poiché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza.
25 “Per questo vi dico: Smettete di essere ansiosi per la vostra anima, di ciò che mangerete o di ciò che berrete, o per il vostro corpo, di ciò che indosserete. Non vale l’anima più del cibo e il corpo più del vestito? 26 Osservate attentamente gli uccelli del cielo, perché essi non seminano né mietono né raccolgono in depositi; eppure il vostro Padre celeste li nutre. Non valete voi più di loro? 27 Chi di voi può, essendo ansioso, aggiungere un cubito alla durata della sua vita? 28 E riguardo al vestire, perché siete ansiosi? Imparate una lezione dai gigli del campo, come crescono; essi non si affaticano, né filano; 29 ma io vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di questi. 30 Se, dunque, Dio riveste così la vegetazione del campo, che oggi è e domani è gettata nel forno, non rivestirà molto di più voi, uomini di poca fede? 31 Quindi non siate mai ansiosi, dicendo: ‘Che mangeremo?’ o: ‘Che berremo?’ o: ‘Che indosseremo?’ 32 Poiché tutte queste sono le cose che le nazioni cercano ansiosamente. Infatti il vostro Padre celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose.
33 “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste [altre] cose vi saranno aggiunte. 34 Pertanto, non siate mai ansiosi del domani, poiché il domani avrà le proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il proprio male.




ma non volevo il passo della bibbia, lo so già, quello che dice la wts su questo brano
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01/03/2011 19:36
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
lovelove84, 01/03/2011 14.17:




ma non volevo il passo della bibbia, lo so già, quello che dice la wts su questo brano




dice che non si puo' servire Dio e cercare di diventare ricchi
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01/03/2011 20:29
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
principessac, 01/03/2011 19.36:




dice che non si puo' servire Dio e cercare di diventare ricchi




[SM=g7317] e questo sapebbe uguale a quello che dice la chiesa? che non si può diventare ricchi se si ama Dio? sei sicura di aver letto le omelie che ho messo?


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02/03/2011 11:34
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
lovelove84, 01/03/2011 20.29:




[SM=g7317] e questo sapebbe uguale a quello che dice la chiesa? che non si può diventare ricchi se si ama Dio? sei sicura di aver letto le omelie che ho messo?






certo che si puo' diventare o essere ricchi ma BISOGNA mettere al primo posto Dio
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02/03/2011 23:34
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
principessac, 02/03/2011 11.34:




certo che si puo' diventare o essere ricchi ma BISOGNA mettere al primo posto Dio




I vertici e i vari capoccioni della wts mettono così tanto al PRIMO POSTO Dio che non pensano ad altro che a fare proseliti e accumulare tesori sulla terra (immobili su immobili... alla faccia della fine che è vicina!)

Comunque il concetto che tu esprimi è giusto, non è tanto la quantità di soldi che si possiede quanto l'importanza che gli dai.


[SM=x2505144] Ely

04/03/2011 16:27
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Domenica 27 febbraio 2011
vi saluto in CRISTO SIGNORE

mia cara sorella "principessac" che scrivi :

principessac, 01/03/2011 19.36:



dice che non si puo' servire Dio e cercare di diventare ricchi




R I S P O S T A

mia cara sorella


se me lo permetti

con lo scritto di un Padre della CHIESA

"1. Possesso e uso delle ricchezze

Disprezza le ricchezze, se vuoi possedere le ricchezze; sii povero, se vuoi essere ricco. Tali sono infatti gli inattesi beni di Dio, egli vuole che non per tuo studio, bensì per sua grazia, tu diventi ricco. Lascia a me - egli dice - codeste cose: tu cura le cose dello spirito, per apprendere la mia potenza: fuggi dal giogo e dalla schiavitù delle ricchezze. Fintanto che le tratterrai in tal modo, sarai povero: allorché invece le disprezzerai, sarai doppiamente ricco; e perché ti perverranno da ogni dove, e perché nulla ti mancherà di quanto invece sono carenti i più. Non è infatti il possedere a dismisura che fa ricco, bensì il non mancare di troppe cose. Perciò, quando c`è l`indigenza, il re in nulla differisce dal povero: la povertà infatti è questo aver bisogno degli altri: proprio per questa ragione il re sia povero, poichè necessita del servizio dei sudditi. Non così per chi è stato crocifisso: di nessuno ha bisogno; al vinto sono sufficienti le proprie mani: "Alle mie necessità, infatti" - egli dice -, "ed a quelle di coloro che sono con me, hanno provveduto queste mie mani" (At 20,34). Queste cose dice chi, altrove, afferma: "Quasi come chi non ha nulla, e tutto possiede" (2Cor 6,10); proprio lui che a Listra ritenevano che fosse un dio. Se vuoi conseguire le cose del mondo, cerca il cielo se vuoi fruire delle cose presenti, disprezzale: senza equivoci, infatti, dice [Gesù]: "Cercate prima di tutto il regno di Dio, e tutto il resto vi sarà dato in aggiunta" (Mt 6,33). Perchè ti soffermi sulle piccole cose? Perchè resti a bocca aperta davanti a cose di nessun valore? Fino a quando sarai povero e mendico? Guarda il cielo pensa alle ricchezze di lassù: fatti beffe dell`oro, apprendi quale sia il suo vero uso. Nella vita presente - che scorre come rena -, fruiamo soltanto di esso, perciò quasi goccia in paragone all`immensità dell`abisso, di tanto si differenziano le cose presenti in raffronto alle future. Qui non si tratta di possesso, ma di uso, e non neppure possesso in senso proprio: Come mai, infatti, al momento del tuo estremo respiro, che tu lo voglia o no, altri ricevono tutto, e questi a loro volta danno ad altri, che poi daranno ad altri ancora? Tutti in effetti siamo di passaggio, e il padrone di casa è necessariamente più privilegiato del servo: spesso peraltro, morto quegli, il servo rimane, e si gode la casa molto più a lungo di lui. Ma se questi con mercede, anche quello in precedenza con mercede: costruì infatti, mettendo pietra su pietra con grande fatica e impegno. Solo al Verbo appartengono i domini: infatti nella verità della cosa tutti siamo padroni degli altri. Sono nostre solo quelle cose che abbiamo mandato lassù innanzi a noi: quelle che sono quaggiù, non sono nostre bensì dei viventi; anzi ci lasciano quando siamo ancora vivi. Sono nostre soltanto quelle cose che sono opere d`un`anima nobile quale l`elemosina, la benignità.
Queste cose son dette esterne anche tra gli stranieri: infatti sono fuori di noi. Dunque facciamo in modo che stiano dentro. Non possiamo infatti partire da qui portandoci dietro le ricchezze, però possiamo emigrare portando con noi l`elemosina: anzi, a dire il vero, la mandiamo innanzi, per prepararci un abitacolo nella dimora eterna."


(Giovanni Crisostomo, In Epist. I ad Timoth. 3)

a presto per un breve commento,
poiché pare che vi sia non tanta concordanza con la Tua affermazione

grazie [SM=x2515799] [SM=x2501964] [SM=x2515799]

vi saluto in CRISTO RISORTO

[Modificato da cavdna 04/03/2011 16:30]
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