Vi sono state numerose persone che in punto di morte hanno riportate esperienze dell’aldilà, in un altro mondo, il quale è sovrastato dall’amore, dalla comprensione, tale mondo raggiungibile attraverso un tunnel.
In questo mondo vi si ritrovano parenti, amici morti, immersi in una luce gloriosa in cui sovrasta il massimo bene dell’amore, Dio, il quale rimanda il nuovo arrivato nel suo corpo a continuare la sua esistenza, questa esperienza è chiamata “ Pre Morte”.
Si pensava anni fa che tali esperienze fossero patrimonio di alcuni, al contrario, durante degli studi in materia da parte di specialisti si riscontrò che il fenomeno era di più vasta portata, ad esempio solo negli Stadi Uniti, le persone interessate da questo fenomeno furono oltre otto milioni, e questo verso il 1985.
Durante gli studi emersero delle costanti comune, le quali fecero cadere la spiegazione scientifica proposta fino all’ora, ed esse sono.
Abbandono del proprio corpo.
Esatta percezione visiva.
Suoni o voci ben distinte.
Senso di pace e assenza del dolore.
Fenomeni di luce.
Esame della propria vita.
Ritrovamento in un altro mondo.
Incontro con conoscenti defunti.
Passaggio nel tunnel
Abbandono del corpo
Tutti coloro che hanno sperimentato la pre morte affermano di essersi staccati al proprio corpo e di fluttuare sopra di esso, ad esempio una bambina di nove anni disse.
”” Li sentivo dire che il cuore non batteva, ma io li guardavo dal soffitto. Da lassù vedevo tutto. Volteggiavo vicino al soffitto e, quando vidi il mio corpo, non sapevo che era il mio. Poi capii, perché lo riconobbi. Uscii in corridoio e vidi mia madre che piangeva: le chiesi perché, ma lei non mi sentiva. I medici credevano che fossi morta.””
Un altro bambino di undici anni racconta”” E' successo quando avevo undici anni. Avevo avuto una bicicletta nuova per il mio compleanno; il giorno dopo, correvo in bicicletta e non vidi una macchina che mi veniva addosso. Non ricordo l’urto, ma improvvisamente mi trovai a guardarmi dall’alto: vidi il mio corpo sotto la bicicletta e la gamba rotta e sanguinante. Ricordo che notai che avevo gli occhi chiusi, ma io stavo sopra. Galleggiavo all’altezza di un paio di metri al di sopra del mio corpo e c’era un mucchio di gente intorno. Un uomo tra la folla cercò di aiutarmi. Venne un’ambulanza. Mi chiedevo perché tutti si preoccupassero, visto che stavo benissimo. Quando vidi che mettevano il mio corpo nell’ambulanza tentai di dir loro che stavo bene, ma nessuno mi sentiva. Io invece capivo quello che dicevano: «Soccorretelo!» diceva qualcuno.”Secondo me è morto, ma mettiamoci all’opera” diceva un altro. “”
Queste esperienze della fuoriuscita dal corpo è comune a tutti, si è preso ad esempio i bambini, perché in loro non si è formata ancora la cultura della morte, o la consapevolezza di essa.
Esatta percezione visiva
Tutti questi narrano di “vedere” il proprio corpo, e di tutto ciò che lo circonda, medici, infermieri e le loro operazioni ad esempio durante un intervento ad una signora anziana accadde questo”” Un altro episodio simile capitò a un’anziana signora che io stavo rianimando. Mentre le facevo un massaggio cardiaco sul lettino di una sala d’emergenza, l’infermiera che mi assisteva corse in un’altra stanza a prendere una fiala di un medicinale che ci occorreva. Era una di quelle fiale di vetro che, nel romperle, andrebbero tenute in un salviettino di carta per evitare di tagliarsi. Al ritorno dell’infermiera il collo era già rotto e io usai direttamente il medicinale.
Quando si riprese, l’anziana signora rivolse uno sguardo dolcissimo all’infermiera e le disse: «Cara, ho visto cosa combinavi in quella stanza: così ti taglierai, prima o poi». L’infermiera rimase scioccata e ammise che, nella fretta, aveva rotto la fiala a mani nude,la signora ci disse inoltre che, mentre la massaggiavo, era ritornata nella stanza insieme all’infermiera per vedere cosa facesse. “”
Un’altra esperienza
“”Un’altra donna fece l’esperienza di uscire dal corpo e lasciò la sala di rianimazione. Nell’atrio dell’ospedale, vide da lontano suo cognato, nel momento in cui un collega d’ufficio gli si avvicinava e gli chiedeva cosa facesse in quel posto.
“Stavo per partire per un viaggio di lavoro - rispose il cognato - ma sembra che June stia per tirare le cuoia, quindi sarà meglio che mi tenga pronto a portare la bara”.
Qualche giorno dopo, quando la donna cominciava a riprendersi, venne a trovarla il cognato. Lei gli raccontò di averlo visto parlare con il suo amico e dissipò ogni possibilità di dubbio dicendogli: «La prossima volta che muoio, parti pure per i tuoi viaggi di lavoro, perché starò benissimo». Il cognato impallidì a tal punto, che la donna pensò che stesse lui sul punto di avere un’esperienza di pre- morte.””
Passaggio nel tunnel e fenomeni di luce.
Poco dopo essersi staccati dal proprio corpo, vengono attirati in un tunnel, il quale alla sua estremità si intravedeva una luce, ma che alla sua uscita vi era un’esplosione di luce, tutti emanavano questa luce, e tutti sono concordi nel definire in particolare una “splendida luce” in quando la più eccelsa proviene da Dio, una luce molto più potente del sole, ma che non da fastidio, tutt’altro.
In questa luce avvolgente, tutti affermano di “sentire” in loro uno sconfinato amore, il quale procura loro una grande pace e benessere, in una misura così grande che tutti vorrebbero rimanere in quel posto e non ritornare nei loro corpi.
Un’altra caratteristica di coloro i quali hanno provato la pre morte è l’esame della propria vita.
Al cospetto della Luce e dell’Amore, essi sono messi di fronte alle loro opere, narrano che, la loro vita e le azioni fatte passano davanti loro, e sono queste azioni a giudicarli, sentono su di essi gli effetti delle loro azioni sugli altri, provano i stessi sentimenti di coloro le cui azioni furono indirizzate, sia nel bene che nel male.
Questo è un brevissimo accenno su questo tema, certo vi sono racconti un po’ come dire colorati, con terminologie semplicistiche, ma il problema è aldilà di questo che vi sono delle circostanze incontestabili, e su queste che la scienza si è arenata, e mi riferisco solo ad un aspetto in particolare.
Quando una persona, ricoverata per un “ accidente”, viene data per morta, ma che in seguito questa persona racconta agli specialisti tutto quello che è accaduto in quel momento, oppure dire ciò che aveva sentito o visto, lascia un po’ da pensare, giacché tutte queste cose non poteva assolutamente conoscerle, quindi l’unica spiegazione possibile è che in questa persona vi era qualcosa diverso dal corpo biologico, per il cristiano non ha dubbi, questo qualcosa è “L’Anima”, e quindi di tali esperienze pre morte non si meraviglia più di tanto, per il non credente il problema rimane ancora “insoluto”.
Franco
Le informazioni sono state prese dal libro
“La luce oltre la vita” di Raymond A. Moody
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
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