In principio era il Logos (λόγος, lògos)...

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mauro.68
00lunedì 27 dicembre 2010 20:17
Re:
francocoladarci, 26/12/2010 16.34:

Per Cristianalibera e Mauro.
Vi inserisco un link che tratta della Teologia Trinitaria molto interessante.
www.agostinotrape.it/scritti/scritti_editi/natura_persona_teologia_trinit...

Franco



Grazie Franco, intanto l'ho scaricato, quando avrò un pò di tempo lo leggerò.

[SM=g1916242] Mauro


Elyy.
00lunedì 27 dicembre 2010 20:30


Ringrazio Mario per aver postato anche qui questa parte del suo trattato, mi prenderò il tempo per analizzarlo bene. Idem per il link di Franco


Ely


Cristianalibera
00martedì 28 dicembre 2010 10:05
Re:
Elyy., 27/12/2010 20.30:



Ringrazio Mario per aver postato anche qui questa parte del suo trattato, mi prenderò il tempo per analizzarlo bene. Idem per il link di Franco


Ely





Ringrazio anch'io ma ciò non da certo una rsipsota esaudiente alla mia domanda... sarò de coccio Mario ma il tuo scritto afferma...

"Quindi escludendo queste eresie scopriamo che Cristo è sia vero uomo che vero Dio, ha due volontà che comunicano tra loro, due nature una umana ed una divina, ed un corpo reale dotato di anima razionale come ognuno di noi."

Visto che si tratta di due nature una umana ed una divina perché mai Gesù dovrebbe dire che il Padre è più grande di lui, anzì io addirittura direi che potrebbe benissimo essere il contrario cioè Gesù ha due nature mentre il Padre una sola...non so se rendo idea, ha per cosi dire una marcia in più, non è cosi?
Questo per primo secondo visto che queste due nature comunicano tra di loro come è possibile che Gesù diceva pure che lui non sapeva della sua seconda venuta mentre il Padre sì?
Insomma per me la trinità certi dilemmi non li ha ancora risolti me lo potresti spiegare in parole tue Mario, magari capirò meglio.!



[SM=g1916242]
Veronika


(Mario70)
00martedì 28 dicembre 2010 10:47
Re: Re:
Cristianalibera, 12/28/2010 10:05 AM:




Visto che si tratta di due nature una umana ed una divina perché mai Gesù dovrebbe dire che il Padre è più grande di lui, anzì io addirittura direi che potrebbe benissimo essere il contrario cioè Gesù ha due nature mentre il Padre una sola...non so se rendo idea, ha per cosi dire una marcia in più, non è cosi?





Il figlio di Dio non è un altro Dio rispetto al padre ed allo Spirito santo, è lo stesso Dio, ergo da questo punto di vista non ha nulla di differente in quanto alla natura divina, con le altre due persone divine.
Aggiungendo a se la natura umana, la sua natura divina non viene intaccata in nessun modo, rimane immutabile perchè non può essere altrimenti, tra la natura divina e quella umana vi è solo comunicazione e partecipazione razionale, la natura umana del figlio di Dio ha una volontà propria rispetto a quella divina anche se concorde, in quanto uomo quindi è inferiore alla deità, dipende appunto dal sistema di riferimento che usi, dal punto di vista che si usa, in quanto uomo è un essere finito esattamente come noi, ecco perchè il padre è maggiore di lui ed è il suo capo.
Possiamo allargare questo concetto portandolo su un altro piano, essendo il padre il generante e non avendo ricevuto l'essenza da nessuno, egli ha il primato logico sul figlio che invece è da lui generato e dal quale riceve la sua essenza, quindi da un punto di vista logico, il padre è maggiore del figlio anche nella dimensione divina, ma solo ed unicamente da un punto di vista logico e non ontologico.




Questo per primo secondo visto che queste due nature comunicano tra di loro come è possibile che Gesù diceva pure che lui non sapeva della sua seconda venuta mentre il Padre sì?
Insomma per me la trinità certi dilemmi non li ha ancora risolti me lo potresti spiegare in parole tue Mario, magari capirò meglio.!

[SM=g1916242]
Veronika





Questo l'ho spiegato bene:

"Infine dobbiamo specificare che la comunicazione che vi è tra la natura umana di Cristo e la sua natura divina è asimmetrica, cioè mentre è totale dall’uomo al Dio, è parziale dal Dio (che è infinito) all’uomo (che è finito), ne consegue che la sua consapevolezza del suo essere anche Dio è stata progressiva, graduale, si è accresciuta nel tempo, ecco spiegato il suo ignorare alcune cose proprie della deità, come ad esempio il non conoscere il giorno e l’ora della fine del mondo, in quanto uomo non poteva essere onnisapiente, altrimenti sarebbe venuto meno il suo essere veramente uomo, immaginiamoci questa comunicazione come un imbuto al contrario: Mentre solo una parte dell'onniscienza di Dio giunge all'uomo, tutto quello che l'uomo conosce usando i suoi sensi arriva a Dio."
Meglio di così non so fare...
Ciao cara
Cristianalibera
00martedì 28 dicembre 2010 10:57
Mario scrive:
Questo l'ho spiegato bene:


"Infine dobbiamo specificare che la comunicazione che vi è tra la natura umana di Cristo e la sua natura divina è asimmetrica, cioè mentre è totale dall’uomo al Dio, è parziale dal Dio (che è infinito) all’uomo (che è finito), ne consegue che la sua consapevolezza del suo essere anche Dio è stata progressiva, graduale, si è accresciuta nel tempo, ecco spiegato il suo ignorare alcune cose proprie della deità, come ad esempio il non conoscere il giorno e l’ora della fine del mondo, in quanto uomo non poteva essere onnisapiente, altrimenti sarebbe venuto meno il suo essere veramente uomo, immaginiamoci questa comunicazione come un imbuto al contrario: Mentre solo una parte dell'onniscienza di Dio giunge all'uomo, tutto quello che l'uomo conosce usando i suoi sensi arriva a Dio."
Meglio di così non so fare...
Ciao cara



Grazie della tua infinita pazienza e disponibilità, Mario, ne avrei ancora da risponderti ... ma ora sono arrabbiata e per il momento ho deciso ...


[SM=g8938]
Cristianalibera
00mercoledì 29 dicembre 2010 10:22
Per Mario...

rabbia passata , che dici, procediamo????


[SM=g6198] Veronika
Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 12:36
mario scrive:

Possiamo allargare questo concetto portandolo su un altro piano, essendo il padre il generante e non avendo ricevuto l'essenza da nessuno, egli ha il primato logico sul figlio che invece è da lui generato e dal quale riceve la sua essenza, quindi da un punto di vista logico, il padre è maggiore del figlio anche nella dimensione divina, ma solo ed unicamente da un punto di vista logico e non ontologico.



Potresti spiegare meglio e in modo più semplice questo punto, cioè se tu dicessi questo ad un tdG medio credi che potrebbe capire la differenza tra logico e ontologico???


[SM=g6198] Veronika

Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 12:36

Possiamo allargare questo concetto portandolo su un altro piano, essendo il padre il generante e non avendo ricevuto l'essenza da nessuno, egli ha il primato logico sul figlio che invece è da lui generato e dal quale riceve la sua essenza, quindi da un punto di vista logico, il padre è maggiore del figlio anche nella dimensione divina, ma solo ed unicamente da un punto di vista logico e non ontologico.



Potresti spiegare meglio e in modo più semplice questo punto, cioè se tu dicessi questo ad un tdG medio credi che potrebbe capire la differenza tra logico e ontologico???


[SM=g6198] Veronika

(Mario70)
00giovedì 30 dicembre 2010 12:49
Re:
Cristianalibera, 12/30/2010 12:36 PM:


Possiamo allargare questo concetto portandolo su un altro piano, essendo il padre il generante e non avendo ricevuto l'essenza da nessuno, egli ha il primato logico sul figlio che invece è da lui generato e dal quale riceve la sua essenza, quindi da un punto di vista logico, il padre è maggiore del figlio anche nella dimensione divina, ma solo ed unicamente da un punto di vista logico e non ontologico.



Potresti spiegare meglio e in modo più semplice questo punto, cioè se tu dicessi questo ad un tdG medio credi che potrebbe capire la differenza tra logico e ontologico???


[SM=g6198] Veronika



Se io ti chiedessi perchè ubbidisci a tuo padre, come mi risponderesti? Probabilmente mi diresti che gli ubbidisci perchè sei sua figlia, quindi perchè ti ha generato giusto?
Ora il fatto ch tu gli sei ubbidiente ti rende forse inferiore a lui nel senso ontologico del termine ovvero sei meno umana di lui perchè gli ubbidisci e gli sei figlia?
Certamente no, la stessa cosa avviene tra Dio padre e Dio figlio, il fatto che il figlio procede dal padre per generazione, mette il padre in una posizione privilegiata rispetto al figlio, per il figlio il padre è certamente maggiore di lui, perchè è da lui generato (uso il presente perchè è una generazione eterna) ecco perchè la supremazia è logica o razionale (una disposizione mentale) e non ontologica (non riguarda cioè il suo essere Dio, la sua deità, non è meno Dio del padre).
Chiaro? [SM=g8862]


Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 12:54

Se io ti chiedessi perchè ubbidisci a tuo padre, come mi risponderesti? Probabilmente mi diresti che gli ubbidisci perchè sei sua figlia, quindi perchè ti ha generato giusto?



No. [SM=g7405]

Non ubbidisco affatto mio padre, ne oggi ne l'ho fatto in passsato a prescindere solo perché mi ha generato, se gli avessi ubbidito non sarei nemmeno cristiana visto che mi avrebbe voluto agnostica come lui, tu che ne pensi ho fatto bene o male....? [SM=g8422]

[SM=g1916242] per il resto a presto. [SM=g7555]
(Mario70)
00giovedì 30 dicembre 2010 13:27
Re:
Cristianalibera, 12/30/2010 12:54 PM:


Se io ti chiedessi perchè ubbidisci a tuo padre, come mi risponderesti? Probabilmente mi diresti che gli ubbidisci perchè sei sua figlia, quindi perchè ti ha generato giusto?



No. [SM=g7405]

Non ubbidisco affatto mio padre, ne oggi ne l'ho fatto in passsato a prescindere solo perché mi ha generato, se gli avessi ubbidito non sarei nemmeno cristiana visto che mi avrebbe voluto agnostica come lui, tu che ne pensi ho fatto bene o male....? [SM=g8422]

[SM=g1916242] per il resto a presto. [SM=g7555]




hai fatto male, è sempre tuo padre ed in quanto tale è giusto essergli sottomessa, a meno che egli non ti chieda di rinnegare la tua fede o le tue idee, del resto lo dice pure la bibbia di onorare i propri genitori, è addirittura uno dei dieci comandamenti, comunque a parte la tua esperienza personale spero che hai capito la differenza tra sottomissione logica e ontologica.
ciao
mauro.68
00giovedì 30 dicembre 2010 14:29
Re: Re:
(Mario70), 30/12/2010 13.27:




hai fatto male, è sempre tuo padre ed in quanto tale è giusto essergli sottomessa, a meno che egli non ti chieda di rinnegare la tua fede o le tue idee, del resto lo dice pure la bibbia di onorare i propri genitori, è addirittura uno dei dieci comandamenti, comunque a parte la tua esperienza personale spero che hai capito la differenza tra sottomissione logica e ontologica.
ciao




è sempre tuo padre ed in quanto tale è giusto essergli sottomessa



Beh sottomettersi tra virgolette, meglio usare la parola essere obbediente, guai sottomettersi.

[SM=g1916242] Mauro


(Mario70)
00giovedì 30 dicembre 2010 14:44
Re: Re: Re:
mauro.68, 12/30/2010 2:29 PM:




è sempre tuo padre ed in quanto tale è giusto essergli sottomessa



Beh sottomettersi tra virgolette, meglio usare la parola essere obbediente, guai sottomettersi.

[SM=g1916242] Mauro





In effetti hai ragione è un retaggio del mio essere stato tdg... mogli sottomesse, figli sottomessi... [SM=g27992]
Meglio subordinazione (logica) comunque il senso credo si sia capito.
Ciao
Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 16:03
Re: Re:
(Mario70), 30/12/2010 13.27:




hai fatto male, è sempre tuo padre ed in quanto tale è giusto essergli sottomessa, a meno che egli non ti chieda di rinnegare la tua fede o le tue idee, del resto lo dice pure la bibbia di onorare i propri genitori, è addirittura uno dei dieci comandamenti, comunque a parte la tua esperienza personale spero che hai capito la differenza tra sottomissione logica e ontologica.
ciao



Mario ma che stai a dìììì... macchè stai scherzando... [SM=x2081762]
onorare i genitori per me significa ben altro che ubbidire ad ogni loro idea o raccomandazioni...anche se queste non dovessero essere legato alla fede o idee politiche o altro, pensa un po' se Mamma tua avesse voluto che tu sposassi una donna a sua scelta l'avresti ubbiditooooo???? [SM=g8422]





Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 17:38
Re: Re: Re:
mauro.68, 30/12/2010 14.29:




è sempre tuo padre ed in quanto tale è giusto essergli sottomessa



Beh sottomettersi tra virgolette, meglio usare la parola essere obbediente, guai sottomettersi.

[SM=g1916242] Mauro





E cosa cambia secondo te tra ubbidire e sottomettersi?
Cioè se io ubbidisco a qualcuno non mi sottometto forse alla sua volontà?


[SM=g6198] Veronika


mauro.68
00giovedì 30 dicembre 2010 17:44
Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 30/12/2010 17.38:



E cosa cambia secondo te tra ubbidire e sottomettersi?
Cioè se io ubbidisco a qualcuno non mi sottometto forse alla sua volontà?


[SM=g6198] Veronika





Non è la stessa cosa, la parola sottomettere a tutto un altro significato, significa anche diventare succube dell'altra persona, piegarsi, io ti ubbidisco ma ho anche la facoltà e il diritto anche a fare di testa mia.

Sottomissione = dominare sugli altri.


Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 17:49
Re: Re: Re: Re: Re:
mauro.68, 30/12/2010 17.44:



Non è la stessa cosa, la parola sottomettere a tutto un altro significato, significa anche diventare succube dell'altra persona, piegarsi, io ti ubbidisco ma ho anche la facoltà e il diritto anche a fare di testa mia.

Sottomissione = dominare sugli altri.





Nel momento in cui tu ubbidisci ad una persona ti sottometti alla sua volontà è questo che volevo dire, sei d'accordo?
E se ubbidisci sempre sei sottomessa a quella persona oppure alla volontà di quella persona che tu lo voglia ammettere oppure no.


mauro.68
00giovedì 30 dicembre 2010 17:52
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Cristianalibera, 30/12/2010 17.49:



Nel momento in cui tu ubbidisci ad una persona ti sottometti alla sua volontà è questo che volevo dire, sei d'accordo?
E se ubbidisci sempre sei sottomessa a quella persona oppure alla volontà di quella persona che tu lo voglia ammettere oppure no.





allora quando qualcuno afferma, io non mi sottometto a nessuno, secondo te cosa sgnifica?


Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 17:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
mauro.68, 30/12/2010 17.52:



allora quando qualcuno afferma, io non mi sottometto a nessuno, secondo te cosa sgnifica?





Questo lo dovresti chiedere a colui che lo dice, io non lo dico certo perché sono umilmente sottomessa al mio SIGNORE al quale cerco di ubbidire, anche se non ci riesco affatto bene.


mauro.68
00giovedì 30 dicembre 2010 17:56
Definizioni

ubbidire
v intr ubbidire (Note: aus. avere)
1 sottostare osservare rispettare eseguire un ordine, adeguarsi alla volontà altrui
ubbidire alle leggi
ubbidire ai genitori


sottomettere
v tr sottomettere
1 assoggettare dominare privare della libertà
I Romani sottomisero molte popolazioni.
Cristianalibera
00giovedì 30 dicembre 2010 18:00
Re:
mauro.68, 30/12/2010 17.56:

Definizioni

ubbidire
v intr ubbidire (Note: aus. avere)
1 sottostare osservare rispettare eseguire un ordine, adeguarsi alla volontà altrui
ubbidire alle leggi
ubbidire ai genitori


sottomettere
v tr sottomettere
1 assoggettare dominare privare della libertà
I Romani sottomisero molte popolazioni.



Caro Mauro è ovvio che il significato delle due parole cioè di sottomettersi e ubbidire è diverso, ma sono strettamente legate l'una all'altra. [SM=g6198]


[SM=g1902224] [SM=g1902224] [SM=g1902224]


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