Ecco due piccoli gruppi di versi dedicati dal poeta latino
Catullo alla sua amante Lesbia (adulterina moglie di un proconsole)
Secondo Catullo, Lesbia è poco più di una prostituta, anzi, molto peggio:
Poesia rimossa, certe parole poetiche o meno non le voglio vedere.
Famo che se semo capiti.
Franco
[Modificato da francocoladarci 30/12/2010 14:06]