00 06/03/2011 00:34
Iniziamo con una bella pizza di scarola



Un piatto tipico della cucina classica napoletana e' la pizza di scarola.
Di solito viene preparata (per tradizione) alla vigilia di Natale, per essere consumata in occasione del pranzo.
Da noi la vera abbuffata avviene infatti la sera della Vigilia per poi consumare un pasto piu' leggero il giorno di Natale.


Cosa serve:

Per l'impasto

450 gr. di farina bianca
1,5 Kg di scarola liscia (indivia)
30 gr. di lievito di birra
40 gr. di strutto

Per il ripieno

50 gr. di uvetta sultanina
60 gr. di acciughe sotto sale
1 cucchiaio di capperi
1 dl. di olio extravergine di oliva
1 peproncino rosso piccante
2 spicchi d'aglio
100 gr. di olive nere di Gaeta
30 gr. di pinoli
sale e pepe


Come si prepara:

Fate sciogliere il lievito in un dl di acqua tiepida.
Impastate la farina con lo strutto, il lievito e un generoso pizzico di sale.
Dividete a questo punto l'impasto in due parti, una piu' piccola dell'altra.
Date ad entrambe la forma di una palla e ponetele in due terrine infarinate.
Coprite con un canovaccio umido e fate lievitare per 1 ora circa.

Nel frattempo ammollate l'uvetta in acqua fredda.
Lavate bene le acciughe e i capperi per eliminarne il sale.
Mondate la scarola, lavatela e sbollentatela.
Scaldate in un tegame largo 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva con il peperoncino e gli spicchi d'aglio a fettine.

Aggiungete le acciughe e scioglietele aiutandovi con una forchetta. Unite la scarola spezzettata, regolate di sale e pepe.
Aggiungete le olive nere snocciolate e spezzettate, l'uvetta scolata e i pinoli.
Fate insaporire il tutto per una decina di minuti.

Ungete d'olio una teglia di 24 cm. di diametro, stendete con le mani la palla piu' grande, formando un disco con cui foderare la teglia.
Distribuitevi il composto di verdura e coprite con l'altro pezzo di pasta dopo averlo steso.

Sigillate bene i bordi pizzicandoli e pennellate la superficie con poco olio.
Bucherellatela con uno stecchino e infornate a 200 gradi per circa 40 minuti.

Sfornate ma fate intiepidire bene prima di servire.

Mauro