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Angelo custode

Ultimo Aggiornamento: 11/07/2010 18:40
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11/07/2010 18:39
 
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Re: Re:
vi saluto in CRISTO SIGNORE

miei cari fratelli e sorelle

mlp-plp, 07/07/2010 13.59:

.....POI ASPETTIAMO AL NOSTRO CARO CAVDNA COSA CI DIRA'.una stretta di [SM=g1902224] Piero




R I S P O S T A

Miei cari fratelli e sorelle
interessati alla tematica della Creazione,
provo a dire la mia richiamando riferimenti dalla Bibbia, dal Catechismo della Chiesa Cattolica e….

Il nostro DIO è un DIO che si RI-vela alla sua Creatura, (si S-vela) ovvero, si toglie il “velo” per farsi conoscere, per manifestarsi,
ma oltre a togliersi il “velo”, questo DIO rimette il “velo” (RI-vela), torna nuovamente “nascosto” per rimanere nel suo “INFINITO”, per poi lasciarsi RI-scoprire dalla sua Creatura

quindi, non una conoscenza diretta e completa, ma una conoscenza graduale

(Catechismo della Chiesa Cattolica)
Paragrafo 4 IL CREATORE
279 “In principio Dio creò il cielo e la terra” (⇒ Gen 1,1). Con queste solenni parole incomincia la Sacra Scrittura. Il Simbolo della fede le riprende confessando Dio Padre onnipotente come “Creatore del cielo e della terra”, “di tutte le cose visibili e invisibili”. Noi parleremo perciò innanzi tutto del Creatore, poi della sua creazione, infine della caduta a causa del peccato, da cui Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto a risollevarci.

280 La creazione è il fondamento di “tutti i progetti salvifici di Dio”, “l'inizio della storia della salvezza”, [Congregazione per il Clero, Direttorio catechistico generale, 51] che culmina in Cristo. Inversamente, il Mistero di Cristo è la luce decisiva sul mistero della creazione: rivela il fine in vista del quale, “in principio, Dio creò il cielo e la terra” (⇒ Gen 1,1): dalle origini, Dio pensava alla gloria della nuova creazione in Cristo [Cf ⇒ Rm 8,18-23 ].

ora,
Noi tutti sappiamo che la Creazione è “narrata” nel libro della Genesi (AT),

e io credo che l’Antico Testamento (come più volte ho detto) è la prefigurazione del Nuovo Testamento.

Quindi la necessaria luce per comprendere l’AT (la gradualità della conoscenza) deve essere l’INCARNAZIONE.

L’Antico Testamento quindi ci fa vedere, ci insegna in maniera “adombrata”, incompleta, ci “PARLA” del “PIANO DI SALVEZZA” del nostro DIO in maniera non del tutto completa e comprensibile.

L’INCARNAZIONE del CRISTO (Nuovo Testamento) permetterà di togliere quelle “ombre”,
porterà a compimento (Giovanni 19, 30 ….tutto è compiuto….), completezza della conoscenza
CRISTO PAROLA fatta CARNE ci insegna tutto in maniera comprensibile.
CRISTO porta tutto a compimento (anche l’Antico Testamento),
EGLI E’ la realizzazione di ciò che era prefigurato nell’Antico Testamento.

(dalla Genesi, libro che narra la Creazione),
DIO Creatore del Cielo e della terra, Crea tutto destinandolo all’Uomo. - Adamo, (primo uomo)
L’Uomo, Creatura della Sapienza di DIO, a causa del “libero arbitrio”, cede alle “tentazioni” e introduce il peccato/male, e con il peccato la sofferenza, il dolore, la morte e…..(male a 360° compreso gli uragani, terremoti, inondazioni etc. etc…)

(Catechismo della Chiesa Cattolica)
285
Fin dagli inizi, la fede cristiana è stata messa a confronto con risposte diverse dalla sua circa la questione delle origini. Infatti, nelle religioni e nelle culture antiche si trovano numerosi miti riguardanti le origini. Certi filosofi hanno affermato che tutto è Dio, che il mondo è Dio, o che il divenire del mondo è il divenire di Dio (panteismo); altri hanno detto che il mondo è una emanazione necessaria di Dio, che scaturisce da questa sorgente e ad essa ritorna; altri ancora hanno sostenuto l'esistenza di due princìpi eterni, il Bene e il Male, la Luce e le Tenebre, in continuo conflitto (dualismo, manicheismo); secondo alcune di queste concezioni, il mondo (almeno il mondo materiale) sarebbe cattivo, prodotto di un decadimento, e quindi da respingere o oltrepassare (gnosi); altri ammettono che il mondo sia stato fatto da Dio, ma alla maniera di un orologiaio che, una volta fatto, l'avrebbe abbandonato a se stesso(deismo); altri infine non ammettono alcuna origine trascendente del mondo, ma vedono in esso il puro gioco di una materia che sarebbe sempre esistita (materialismo). Tutti questi tentativi di spiegazione stanno a testimoniare la persistenza e l'universalità del problema delle origini. Questa ricerca è propria dell'uomo.

286 Indubbiamente, l'intelligenza umana può già trovare una risposta al problema delle origini. Infatti, è possibile conoscere con certezza l'esistenza di Dio Creatore attraverso le sue opere, grazie alla luce della ragione umana, [Cf Concilio Vaticano I: Denz. -Schönm., 3026] anche se questa conoscenza spesso è offuscata e sfigurata dall'errore. Per questo la fede viene a confermare e a far luce alla ragione nella retta intelligenza di queste verità: “Per fede sappiamo che i mondi furono formati dalla Parola di Dio, sì che da cose non visibili ha preso origine ciò che si vede” (⇒ Eb 11,3).


Il peccato

DIO nella SUA infinita MISERICORDIA permette il peccato/male, perché lo ha già sconfitto nel CROCIFISSO RISORTO.

CRISTO il nuovo Adamo, non cedendo alle tentazioni

(Marco 1, 1-12 - 13); "Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase qua¬ranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo servivano"

Inaugura/ristabilisce i tempi Messianici (Isaia 11, 6-10)

Infatti, nel prologo di Giovanni
Ove si legge:
“…Tutto è stato fatto per mezzo di lui, Senza di lui nulla è stato fatto di tutto ciò che esiste….:”

Paolo - lettera ai Colossèsi 1, 15-20

Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni, Principati e Potenze.
Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono.
Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa.
Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti, perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose.
È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui e in vista di lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra,
sia quelle che stanno nei cieli.


Ovvero,
tutto il Creato E’ stato realizzato in vista di LUI. (…per CRISTO, con CRISTO e in CRISTO…),
ed il peccato/male è già sconfitto perché in CRISTO tutto si RICAPITOLA,

CRISTO stava con gli animali feroci e gli Angeli lo servivano,
CRISTO il nuovo Adamo E’ la primizia di tutto
Colui che realizza i tempi messianici (Marco 1, 1-12 - 13);
Colui che inaugura la resurrezione
(Matteo 27, 50-54)
50 E Gesù, emesso un alto grido, spirò. 51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. 53 E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
54 Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!".


(Catechismo della Chiesa Cattolica)
Dio conserva e regge la creazione

301 Dopo averla creata, Dio non abbandona a se stessa la sua creatura. Non le dona soltanto di essere e di esistere: la conserva in ogni istante nell'essere, le dà la facoltà di agire e la conduce al suo termine. Riconoscere questa completa dipendenza in rapporto al Creatore è fonte di sapienza e di libertà, di gioia, di fiducia:

Tu ami tutte le cose esistenti, e nulla disprezzi di quanto hai creato; se tu avessi odiato qualcosa, non l'avresti neppure creata. Come potrebbe sussistere una cosa se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l'avessi chiamata all'esistenza? Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita (⇒ Sap 11,24-26).

V. Dio realizza il suo disegno: la Provvidenza divina

302
La creazione ha la sua propria bontà e perfezione, ma non è uscita dalle mani del Creatore interamente compiuta. È creata “in stato di via” (“in statu viae”) verso una perfezione ultima alla quale Dio l'ha destinata, ma che ancora deve essere raggiunta. Chiamiamo divina Provvidenza le disposizioni per mezzo delle quali Dio conduce la creazione verso questa perfezione.

Dio conserva e governa con la sua Provvidenza tutto ciò che ha creato, “essa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa” (⇒ Sap 8,1). Infatti “tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi” (⇒ Eb 4,13), anche quello che sarà fatto dalla libera azione delle creature [Concilio Vaticano I: Denz. -Schönm., 3003].

La Provvidenza e le cause seconde

306
Dio è il Padrone sovrano del suo disegno. Però, per realizzarlo, si serve anche della cooperazione delle creature. Questo non è un segno di debolezza, bensì della grandezza e della bontà di Dio onnipotente. Infatti Dio alle sue creature non dona soltanto l'esistenza, ma anche la dignità di agire esse stesse, di essere causa e principio le une delle altre, e di collaborare in tal modo al compimento del suo disegno.

307 Dio dà agli uomini anche il potere di partecipare liberamente alla sua Provvidenza, affidando loro la responsabilità di “soggiogare” la terra e di dominarla [Cf ⇒ Gen 1,26-28 ]. In tal modo Dio fa dono agli uomini di essere cause intelligenti e libere per completare l'opera della creazione, perfezionandone l'armonia, per il loro bene e per il bene del loro prossimo. Cooperatori spesso inconsapevoli della volontà divina, gli uomini possono entrare deliberatamente nel piano divino con le loro azioni, le loro preghiere, ma anche con le loro sofferenze [Cf ⇒ Col 1,24 ]. Allora diventano in pienezza “collaboratori di Dio” (⇒ 1Cor 3,9; ⇒ 1Ts 3,2) e del suo Regno [Cf ⇒ Col 4,11 ].

La Provvidenza e lo scandalo del male

309
Se Dio Padre onnipotente, Creatore del mondo ordinato e buono, si prende cura di tutte le sue creature, perché esiste il male? A questo interrogativo tanto pressante quanto inevitabile, tanto doloroso quanto misterioso, nessuna rapida risposta potrà bastare. È l'insieme della fede cristiana che costituisce la risposta a tale questione: la bontà della creazione, il dramma del peccato, l'amore paziente di Dio che viene incontro all'uomo con le sue Alleanze, con l'Incarnazione redentrice del suo Figlio, con il dono dello Spirito, con il radunare la Chiesa, con la forza dei sacramenti, con la vocazione ad una vita felice, alla quale le creature libere sono invitate a dare il loro consenso, ma alla quale, per un mistero terribile, possono anche sottrarsi. Non c'è un punto del messaggio cristiano che non sia, per un certo aspetto, una risposta al problema del male .

310 Ma perché Dio non ha creato un mondo a tal punto perfetto da non potervi essere alcun male? Nella sua infinita potenza, Dio potrebbe sempre creare qualcosa di migliore [Cf San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, I, 25, 6]. Tuttavia, nella sua sapienza e nella sua bontà infinite, Dio ha liberamente voluto creare un mondo “in stato di via” verso la sua perfezione ultima. Questo divenire, nel disegno di Dio, comporta, con la comparsa di certi esseri la scomparsa di altri, con il più perfetto anche il meno perfetto, con le costruzioni della natura anche le distruzioni. Quindi, insieme con il bene fisico esiste anche il male fisico, finché la creazione non avrà raggiunto la sua perfezione [Cf San Tommaso d'Aquino, Summa contra gentiles, 3, 71].

311 Gli angeli e gli uomini, creature intelligenti e libere, devono camminare verso il loro destino ultimo per una libera scelta e un amore di preferenza. Essi possono, quindi, deviare. In realtà, hanno peccato. È così che nel mondo è entrato il male morale, incommensurabilmente più grave del male fisico. Dio non è in alcun modo, né direttamente né indirettamente, la causa del male morale [Cf Sant'Agostino, De libero arbitrio, 1, 1, 1: PL 32, 1221-1223; San Tommaso d'Aquino, Summa teologiae, I-II, 79, 1]. Però, rispettando la libertà della sua creatura, lo permette e, misteriosamente, sa trarne il bene:

Infatti Dio onnipotente. . ., essendo supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente potente e buono da trarre dal male stesso il bene [Sant'Agostino, Enchiridion de fide, spe et caritate, 11, 3].

313 “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (⇒ Rm 8,28). La testimonianza dei santi non cessa di confermare questa verità:

Così santa Caterina da Siena dice a “coloro che si scandalizzano e si ribellano davanti a ciò che loro capita”: “Tutto viene dall'amore, tutto è ordinato alla salvezza dell'uomo, Dio non fa niente se non a questo fine” [Santa Caterina da Siena, Dialoghi, 4, 138].
E san Tommaso Moro, poco prima del martirio, consola la figlia: “Nulla accade che Dio non voglia, e io sono sicuro che qualunque cosa avvenga, per quanto cattiva appaia, sarà in realtà sempre per il meglio” [San Tommaso More, Lettera ad Alice Alington di Margaret Roper sul colloquio avuto in carcere con il padre, cf Liturgia delle Ore, III, Ufficio delle letture del 22 giugno].
E Giuliana di Norwich: “Imparai dalla grazia di Dio che dovevo rimanere fermamente nella fede, e quindi dovevo saldamente e perfettamente credere che tutto sarebbe finito in bene. . . : “Tu stessa vedrai che ogni specie di cosa sarà per il bene ” [Giuliana di Norwich, Rivelazioni dell'amore divino, 32].

314 Noi crediamo fermamente che Dio è Signore del mondo e della storia. Ma le vie della sua Provvidenza spesso ci rimangono sconosciute. Solo alla fine, quando avrà termine la nostra conoscenza imperfetta e vedremo Dio “a faccia a faccia” (⇒ 1Cor 13,12), conosceremo pienamente le vie, lungo le quali, anche attraverso i drammi del male e del peccato, Dio avrà condotto la sua creazione fino al riposo di quel Sabato [Cf ⇒ Gen 2,2 ] definitivo, in vista del quale ha creato il cielo e la terra.



sempre a vostra disposizione per chiarirmi ulteriormente

Grazie [SM=g7958] [SM=g10400] [SM=g7958] [SM=g1902224]

Vi saluto in CRISTO RISORTO

[Modificato da cavdna 11/07/2010 18:40]
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