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19/02/2011 19:46 | |
Chi è così bravo da sapermi spiegare il teorema della relatività di Einstein
ho provato a leggere su internet ma non ci ho capito un fico secco [Modificato da opepo 19/02/2011 20:01]
APRI I MIEI OCCHI, O DIO, PERCHÈ SPESSO SIAMO VICINI AL RUSCELLO E NON VEDIAMO L'ACQUA. |
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19/02/2011 19:57 | |
Eccomi, è arrivato Einstein in persona
Innanzitutto sappiamo che la teoria fu pubblicata nel 1905 e, si basa su due postulati: la velocità della luce, nel vuoto è sempre c = 3,00 x 108 m/s, costante, anche se l'osservatore si avvicina o si allontana ai fotoni, indipendentemente dal moto della sorgente.
Fine prima parte, per la seconda parte dovrai pagarmi
Mauro
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19/02/2011 20:04 | |
Mi sà che ti devo pagare anche per la prima ...perchè non ci ho capito un'acca di quello che hai scritto
Mi raccomando ....fai finta che io abbia 8 anni
Ora vado a casa ...poi ci risentiamo
Ciao
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19/02/2011 20:15 | |
Ok, allora ti faccio un esempio facile facile, mettiamo che un treno viaggia a 100 km/h, mettiamo che un passeggero risale dalla coda per arrivare alla testa del treno a passo normale, per il controllore il passeggero viaggia a 5 km/h, mentre una persona in strada lo vede muoversi a 105 km/h.
Mauro
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19/02/2011 21:38 | |
Bravissimo....così posso incominciare a capire...vai avanti...che intanto io ti vado a fare il bonifico [Modificato da opepo 19/02/2011 21:41]
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19/02/2011 22:05 | |
Ok, allora continuo.
Poi abbiamo il principio di relatività: il concetto di moto è relativo, quindi si parla di moto di un oggetto solo se è in relazione con un altro. Mentre il moto a velocità costante è relativo, non è per quello accelerato.
Il tempo scorre pià lentamente per un osservatore in moto, per la costanza della velocità della luce.
Ora mi fermo qui, cian... cianin...
Mauro
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19/02/2011 22:23 | |
Caro Opepo, la teoria della relatività è affascinate, anche se ormai non è più una teoria.
Fino al tempo di Newton si pensava che il tempo fosse assoluto indipendentemente dallo spazio, Einstein dimostrò invece che il tempo è relativo, non solo ma che è legato allo spazio, ecco allora la quarta dimensione di Spazio/Tempo, le quali non possono scindersi.
Dunque se poniamo che, i raggi del sole impiegano circa otto minuti per arrivare a noi, si capisce molto bene che, se il sole dovesse esplodere alle ore venti, noi non noteremo nulla fino alle venti e otto minuti, giacché la luce viaggia a circa 300.000 Km/s, impiegherebbe (luce, calore e quant’altro) 8 minuti per arrivare a noi.
Se dunque il tempo è legato allo spazio (tralasciamo per ora le curvature gravitazionali) allora noi vedremo il passato dell’universo, ma non il presente, poiché il presente e passato dipendono sia dalla distanza(spazio) sia dal tempo.
Cosa vuol dire che, una stella dista da noi ventimila anni/luce?.
Semplicemente che le informazioni di quella stella impiegano ventimila anni ed alla velocità della luce (300.000Km/s) per arrivare fino a noi, ma, attenzione ciò che noi guardiamo non è la stella nel nostro presente, ma la stella che era ventimila anni fa, per vedere la posizione e le informazioni che quella stella ha nella sua posizione attuale dovremmo aspettare ventimila anni, poiché quella stella si trova ora non nel 2011 bensì nel 22.011, quindi la sua posizione è nel nostro futuro.
Come abbiamo detto la velocità della luce è insuperabile(per ora accettiamo questa definizione), più tempo impiega per arrivare a noi più lontana è la sua sorgente e più lontano è il suo passato rispetto a noi.
Per adesso basta questo, vedi la Teoria è molto più facile capirla che spiegarla.
Ciao
Franco
[Modificato da francocoladarci 19/02/2011 22:26]
“Quando si vuol cercare la verità su una questione
bisogna cominciare col il dubbio.
(S. Tommaso d’Aquino)”
www.esserecattolici.it
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19/02/2011 22:36 | |
Opepo, una curiosità, ma per cosa ti serve? Prova qui mitzafanebas.invictisvictivicturi.org/blog/index.php?option=com_content&view=articl... è spiegata in modo facile, anche col video.
Mauro [Modificato da mauro.68 19/02/2011 22:38]
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19/02/2011 23:35 | |
mauro.68, 19/02/2011 22.36:
Opepo, una curiosità, ma per cosa ti serve? Prova qui mitzafanebas.invictisvictivicturi.org/blog/index.php?option=com_content&view=articl... è spiegata in modo facile, anche col video.
Mauro
Gli dèi dei politeisti sono molti proprio perché, non essendo fuori dallo spazio-tempo, sono molti, mentre il Dio cristiano, proprio perché fuori da questo spazio-tempo, è uno. Se lo metti nello spazio-tempo, non è più il dio cristiano.
Giacché la caratteristica del dio trinitario è di essere quello che è, cioè uno, proprio perché fuori dal tempo e dallo spazio, è ovvio che se ci fossero cinquecento persone increate, fuori dallo spazio, della stessa sostanza, e non separate, sarebbero uno esattamente come il dio trinitario.
Queste sono due frasi di Polymetis...non ricordo più dove perchè io copio e incollo su word....ne quando ...ma rileggendo mi è venuta questa voglia di sapere........visto il video...mi risulta anche quello un po' difficile ...ma come dici tu...... cian cianin ci voglio arrivare
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19/02/2011 23:39 | |
francocoladarci, 19/02/2011 22.23:
Caro Opepo, la teoria della relatività è affascinate, anche se ormai non è più una teoria.
Fino al tempo di Newton si pensava che il tempo fosse assoluto ...............
Ciao
Franco
Non male...fino ad ora ho capito....aspetto il seguito ...fai con comodo
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20/02/2011 10:47 | |
Questo argomento mi affascina molto! Bellissimo sia l'aspetto fisico/scientifico che teologico.
In effetti, Tiziano, se il Dio cristiano si trova al di fuori dello spazio/tempo, non può che essere un'unica entità, visto che non esiste lo "spazio" che potrebbe renderli persone distinte bisognose di uno spazio specifico per ognuna di loro.
Quindi l'entità è una, ma le menti sono tre soprattutto dal momento che interagiscono con un mondo immerso nello spazio/tempo.
Essendo Dio al di fuori dello Spazio/Tempo, ecco che ha davanti a se ogni tempo che caratterizza il creato. Davanti a sè ha sia il passato che il presente che il futuro, nello stesso momento. Come se fosse tutto statico, tutto già successo, ma in base agli eventi che noi, in quanto umani, vediamo susseguirsi davanti a noi o anche in base alle nostre preghiere.
Mi spiego meglio, se riesco:
Una volta chiesi a Don Battista Cadei a cosa mai potessero servire le nostre preghiere a Dio se Lui già vede tutto come già successo essendo al di fuori dello spazio/tempo e vedendo già il futuro come un qualcosa di già accaduto.
Lui mi rispose che quel futuro che Lui vede è il risultato ANCHE delle nostre preghiere quindi, se noi preghiamo e vediamo ascoltate le nostre preghiere dopo un tot tempo, Lui, in base alle nostre preghiere, già vede il futuro con inclusa la realizzazione (o meno) delle nostre preghiere. Se non avessimo pregato, Lui vedrebbe il futuro senza la realizzazione delle nostre preghiere, quelle che non abbiamo fatto, quindi pregare è comunque essenziale per cambiare il NOSTRO futuro (dal nostro punto di vista) ma non dal punto di vista di Dio che già sa se e quando noi preghiamo e se e quando le nostre preghiere saranno degne di essere realizzate o meno.
Non so se sono riuscita a spiegarmi, mi rendo conto che il concetto non è così facile da capire. Nella mia testa ce l'ho chiaro ma tradotto a parole potrebbe risultare meno chiaro di quanto vorrei.
Ely
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20/02/2011 15:38 | |
Elyy., 20/02/2011 10.47:
Questo argomento mi affascina molto! Bellissimo sia l'aspetto fisico/scientifico che teologico.
In effetti, Tiziano, ..............................
Ti sei spiegata benissimo e..anche se la pare teologica mi era già chiara (dato per scontato che spazio-tempo siano legati tra loto) mi ha fatto piacere che tu me l'abbia spiegata perchè ho rafforzato una certa mia idea
La parte che mi incuriosiva...appunto perchè legata a Dio...è la parte fisico-scientifica...anche perchè mi chiedo..se questa teoria è recente come se lo spiegavano i primi teologi Cristiani?
[Modificato da opepo 20/02/2011 15:40]
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20/02/2011 16:39 | |
Che bello questo argomento, mi piace!! Grazie!! ____________________________________________________________________________________________________
Ho sempre amato la vita. Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare.(O. Fallaci) |
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20/02/2011 17:21 | |
Concordo, bell'argomento, affascinante.
Mauro
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21/02/2011 07:52 | |
Vi sono altre implicazioni riguardo a Dio nella sua Atemporalità, e sotto l'aspetto Metafisico molto interessanti, ora sono al lavoro spero di postare questa considerazione quanto ritorno a casa.
Ciao
Franco
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23/02/2011 19:11 | |
Ah Frà!! Ancora aspettiamo!!
Ely
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23/02/2011 21:01 | |
Elyy., 23/02/2011 19.11:
Ah Frà!! Ancora aspettiamo!!
Ely
...è ancora al lavoro... uno stacanovista [Modificato da opepo 23/02/2011 21:02]
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27/02/2011 21:46 | |
Franco...ooo Franco...c'hai messo u pepperoncinu piccanti intuu sucu...cossì che te faci ricurdari che nui simmu ancora lì ad aspettati? ooo...Franco
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27/02/2011 22:25 | |
Abbi fede, arriverà
Ely
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27/02/2011 22:41 | |
Elyy., 27/02/2011 22.25:
Abbi fede, arriverà
Ely
Come dissi a quel parroco che ci faceva lezioni di teologia a una lezione al mese...quando andava bene..."scusi...lei lo sa che noi dovremmo anche morire?"
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